Una lettrice delle nostre news ci scrive con interessanti e valide precisazioni sul ‘caso’ di ‘Centovetrine’. “Gli ascolti sono buoni, la soap chiude per altre ragioni”.
Una 'spettarice e lettrice' del nostro sito (e forse anche della nostra rivista cartacea) ci ha scritto a proposito della news dei giorni scorsi su 'Centovetrine'. Il contributo - a precisazione di quanto da noi scritto - è davvero valido e gli diamo ampio spazio molto volentieri.
Ecco allora quel che ci ha scritto la nostra competente interlocutrice:
“Come ampiamente riconosciuto da tutta la stampa web specialistica, la chiusura di Centovetrine NON ha nulla a che vedere con cali di ascolto ed è sufficiente dare uno sguardo all'andamento della soap, che, anzi, sta perfino guadagnando terreno, grazie anche al ritorno di una delle interpreti storiche, Daniela Fazzolari. Per fare un solo esempio, gli ascolti degli ultimi tre giorni sono di oltre 400.000 spettatori superiori a quelli della ripresa dell'anno scorso.
Lunedì 'Centovetrine' ha superato 3.700.000 spettatori mentre il 10 gennaio 2011 si era fermata a 3.230.000. E così via. Ma per tutto l'anno 'Centovetrine' ha garantito share superiori al 20% (spesso superiori al 21-22), cosa che pone la produzione Mediavivere tra quelle di maggiore successo in casa Mediaset, in un anno che è stato molto difficile soprattutto per Canale 5. In nessun caso, inoltre, Centovetrine ha perso il primo posto nel suo slot orario. Mai 'Verdetto Finale' o altre trasmissioni sono riuscite a eguagliare i risultati della soap. Ed è inoltre capitato molto spesso che gli ascolti in valore assoluto della soap (e anche quelli in share) fossero superiori a quelli delle produzioni di prima serata: 'Baila', 'Angeli e Diamanti', 'Kalispera', 'Distretto di polizia', 'Baciati dall'amore'... La lista è lunga.
D'altronde il risultato e il valore di Centovetrine sono ampiamente testimoniati dal listino Publitalia, in cui Centovetrine vale più di 'Beautiful'.
I motivi dietro la chiusura di Centovetrine non hanno a che fare con gli ascolti (o con i costi, intorno a 50.000 euro a puntata (22 minuti), una frazione minima rispetto a produzioni serali come 'Distretto', i cui costi superano il milione di euro a serata e i cui ascolti sono inferiori sia in Auditel che in share a quelli di Centovetrine.
Millecanali è una testata stimata e di valore, forse il caso di 'Centovetrine' merita qualche approfondimento in più, anche alla luce del riscontro che sta avendo la promozione delle puntate in prime time, per non parlare dei costanti - 230 giorni l'anno - risultati in day-time. Per non parlare, soprattutto, della presenza - e dei risultati portati a casa in undici anni - da 300 lavoratori”.
Cordiali saluti.
Una spettatrice e una lettrice.