Mediaset cambia idea. La soap ‘Centovetrine’ continuerà ad andare in onda. L’azienda di Cologno in un comunicato sostiene: “Mediaset ha deciso di affrontare lo sforzo necessario per continuare a sostenere un prodotto di qualità”.
'Centovetrine' è salva. La comunicazione è giunta qualche giorno fa, a sorpresa, ancor prima che si conoscesse l'esito della programmazione serale domenicale, fatta a titolo di esperimento, di 'Centrovetrine', che alla fine domenica sera 22 gennaio ha raggranellato il 12.93%, con quasi 3 milioni e mezzo di spettatori.
Mediaset ha comunque fatto sapere che la produzione continuerà (e con 'Centovetrine' e tutto il suo gruppo di lavoro si salva anche la struttura di Telecittà a San Giusto Canavese).
Ecco il comunicato di Mediaset:
«La soap opera "Centovetrine" continuerà regolarmente a essere prodotta negli studi di San Giusto Canavese (Torino) e ad andare in onda su Canale 5.
In controtendenza con la crisi economica e con l'evidente difficoltà del mercato dei media, Mediaset ha deciso di affrontare lo sforzo necessario per continuare a sostenere un prodotto di qualità che il pubblico dimostra ogni giorno di gradire.
La scelta di Mediaset, che non produce direttamente la soap, non si è basata solo su fredde logiche economiche che avrebbero sconsigliato a qualsiasi azienda Tv la prosecuzione dell'impegno. Ma grazie anche alla consapevolezza dimostrata da staff artistici, staff tecnici e maestranze impegnate nella serie, si sono perlomeno avvicinate le condizioni minime necessarie per assicurare la continuità a una fabbrica creativa cruciale per un intero distretto industriale italiano. Il che significa, in pratica, la conferma di centinaia di posti di lavoro.
Procede quindi l'attività quotidiana di una produzione televisiva che nelle scorse settimane ha raggiunto il traguardo delle 2.500 puntate realizzate e mandate in onda».
Ma a cosa era dovuta la chiusura, se gli ascolti in realtà erano buoni, come dalle notizie pubblicate nei giorni scorsi?
Un piccolo chiarimento può venire dalle parole dell'amministratore delegato di Endemol Paolo Bassetti, intervistato da Alessandra Comazzi per 'La Stampa'. Ecco un sunto dell'articolo:
«“Dal punto di vista puramente economico - ha detto Bassetti - per una Televisione commerciale trasmettere una soap di giorno, in un periodo di crisi, è un lusso. Indicativamente costa 57mila euro a prodotto finito e la produzione ha fatto uno sforzo importante. È vero che Pier Silvio Berlusconi, insieme con i dirigenti Mediaset, si è adoperato perché non si perdessero tutti quei posti di lavoro.
Abbiamo limato i costi che restano comunque praticamente la metà di quelli una qualunque altra soap, e l'altro giorno anche noi abbiamo detto a Mediaset che volevamo continuare, nonostante tutto”…
Bassetti sottolinea che la riduzione dei costi non andrà a incidere né sui contratti dei lavoratori né sulla qualità della produzione, facendo tirare un sospiro di sollievo alle circa 300 persone che vedevano a rischio il proprio posto di lavoro. Quindi i contratti delle persone che da 11 anni lavorano alla fiction prodotta da Mediavivere a San Giusto Canavese saranno rinnovati per un anno ma, il problema potrebbe ripresentarsi nel 2013. “Chissà - ha spiegato Bassetti - , magari nel 2013 le cose andranno meglio. Inizieremo a trattare i rinnovi dei contratti. Ci sono persone che lavorano con noi da undici anni. Questa è la vera forza di Centovetrine”».