‘Studio 254 Show’ è un programma aperto ai giovani di talento e a ‘capeggiarlo’ è il noto autore televisivo (e molte altre cose) Cesare Lanza.

Ecco la presentazione del programma che ci ha inviato direttamente Cesare Lanza:
«Care amiche e cari amici,
vi chiedo scusa per la lunga assenza. Niente di preoccupante: per una volta, non ci sono stati inceppi di salute. Solo molto lavoro, molta scrittura, molta lettura. E moltissimo tempo dedicato alla mia Accademia Studio 254. Quest'anno ho introdotto una novità a mio parere importante: ho rinunciato del tutto alla teoria, che non ho mai amato, e ho deciso di mandare sul fronte di guerra, subito, i nuovi iscritti. E qual è questo fronte? Semplice. I nuovi iscritti, con la mia impostazione e le mie indicazioni, e sotto la guida di altri allievi dell'Accademia - i più meritevoli e i più disponibili - realizzano un programma settimanale per Gold Tv Italia. Il programma si chiama "Studio 254 show", dura un'ora e mezza ed è visibile al venerdi sera in prima serata alle 20.30 su Gold Tv Italia e la domenica alle 17.45 su Gold Sat (856 e 903 del pacchetto Sky).
La novità è piccola, semplice e però anche, nei suoi limiti, rivoluzionaria. Niente lezioni ai banchi, niente lavagna, niente Lanza ex cathedra: tutti in qualche modo si occupano del programma: ci sono gli autori, i collaboratori ai testi, gli assistenti in studio, ovviamente conduttori e conduttrici, cantanti, imitatori, improvvisatori, comici, battutisti, collaboratori alla regìa.
L'esperimento sta funzionando in maniera per me entusiasmante perché, alla radice, adoro scoprire talenti e metterli nella condizione di avere le carte in regola per decollare.
"Studio 254 show" andrà in onda fino a maggio 2011 e ho la presunzione di dire che, dopo trentadue puntate, e probabilmente anche prima, tutti gli allievi dell'Accademia, vecchi e nuovi, saranno in grado di affrontare qualsiasi colloquio di lavoro, pronti a inserirsi - ovviamente in ruoli diversi - in qualsiasi programma. Pronti ad affermarsi, se ci saranno opportunità e se i ragazzi sapranno cogliere gli attimi fuggenti...
Il programma - che alterna in modo giocoso momenti di riflessione e momenti brillanti - ha un impianto interessante. In questi anni si discute molto di Televisione trash e di Televisione di qualità (anch'io sono stato stressato e tormentato da questo finto, ipocrita e fortuito dilemma). 'Studio 254 show', scherzosamente, propone ai telespettatori ciò che nelle intenzioni vorrebbe essere di qualità e ciò che vorrebbe essere trash. Tutto è sdrammatizzato e gli interventi si confondono: ciò che è proposto come trash potrebbe risultare di qualità e viceversa: la qualità potrebbe essere più trash del trash. Questa è la Televisione e questa è la vita: una mescolanza continua di probabile o certa volgarità e presunta, o raramente reale, intelligenza.
Da una parte ci sono gli opinionisti che sostengono la qualità, dall'altra quelli che non hanno timore di sostenere il trash. In mezzo c'è un personaggio, Limen (Giada Di Miceli) distesa per terra. È un simbolo: è seminuda, ma non scandalosa. Un velo in meno e potrebbe essere giudicata trash, un velo in più e potrebbe aspirare alla qualità. Non parla, dice solo una frase insensata ("Quella bella è mia sorella"). Una parola in più e Giada nel ruolo di Limen da enigmatica, dall'helzapoppin potrebbe rotolare nel trash... Un approfondimento in più (chissà se mai ci sarà) e potrebbe aspirare alla qualità.
Per il momento, con le sue forme immaginate più che osservate, Giada nel ruolo di Limen è obbligata dalla Televisione (o dalla vita?) a una statica indecisione, a dire una frase in apparenza incomprensibile. E chissà se mai si vedrà sua sorella.
Ci sono due conduttrici, Francesca Lana e Viviana Bazzani, belle e brave, un aspirante conduttore, l'ex "grande fratello" Andrea Spadoni, presto saranno messi alla prova altri futuri conduttori. C'è Damocle, interpretato da Michele Arcaroli, pronto a sparare sentenze, che spesso poco hanno a che vedere con quanto si è visto in scena, e pronto a gridare "Alt!" e a tagliare la testa con una spada vera a chi sia da lui considerato responsabile del trash insostenibile (finora non è accaduto...). Ci sono tre professionisti, da sempre vicini all'Accademia, il bravissimo Gabriele Marconi, ex Bagaglino (ma io lo vedo in futuro come attore anche drammatico) e l'imitatore Enzo Costanza: fantastico il loro duetto, in "L'uselìn della comare", rispettivamente come Papa Ratzinger e Silvio Berlusconi. Dirompenti le imitazioni anche di Bossi, Vespa, Di Pietro, Luca Giurato e altri protagonisti della Televisione e della politica. E c'è l'attrice brillante Barbara Lay (sangue blu!...), talento comico di sicuro avvenire. E grande professionista per le musiche è il maestro Roberto Tucciarelli, che ha lavorato con me in varie occasioni.
Sovrintende una troika di autori: Tatiana Bellisario, Donato Moscati e Vincenzo Scardapane, con il sostegno davanti e dietro le quinte di Fabio Marson, Placido Cavallaro, Simona Pugliesi, Michela Altoviti. Leo Todaro, di Gold Tv, è l'ottimo regista.
Al mio fianco, l'amico psichiatra Domenico Mazzullo, con interventi di inequivocabile, questa volta sì, qualità, su personalità, bizzarrie e decadenza (non solo) della Tivù. Ovviamente è coinvolto fino agli occhi il gruppo dell'Accademia.
Ogni settimana si affronta un tema di attualità. Fino ad oggi: il caso Mora e Corona, le polemiche sui gay, la vicenda Fiat con le clamorose esternazioni di Marchionne, il centocinquantenario dell'unità d'Italia…
Ogni settimana, anche un ospite prestigioso, che dialoga e si confronta con gli allievi».