L’ex direttore di Italia 1 (e non solo) conferma di non pensare più alla televisione ma si toglie qualche sassolino dalla scarpa parlando della sua esperienza a La7 e al progetto, fallito, di creare un ‘terzo polo televisivo’.
Ex direttore di diverse reti Fininvest-Mediaset (ultima Italia 1) e poi dirigente per un breve periodo di La7, Roberto Giovalli da tempo aveva fatto perdere completamente le sue tracce. A chi si chiedeva che fine avesse fatto questo 'geniale' personaggio della Tv italiana ora ha risposto lui stesso.
"Auto-esiliatosi" dalla televisione e potendoselo permettere (ha guadagnato abbastanza e non ha buttato i soldi), Giovalli vive diviso tra Formentera, dove vive quattro mesi all'anno, e i Caraibi, dove si rilassa per altri tre mesi; per il resto dell'anno si divide tra la Svizzera e Milano (che però sembra non amare molto).
Alla televisione non ci pensa propria più, l'unica eccezione sarebbe una Tv "di rottura", che possa sfidare il duopolio di Rai e Mediaset, un po' come La7 dei tempi d'oro, quella del 2001 che non riuscì neppure a partire e che aveva tra i suoi "personaggi" Fabio Fazio, Ernesto Mauri, Gad Lerner, Giuliano Ferrara, Betty Soldati, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Andrea Pellizzari.
Ora Giovalli trova tutto il tempo per dedicarsi ai suoi hobby (cinema, musica e letture) e non sembra affatto rimpiangere il lavoro, come ha spiegato in un'intervista a 'Italia Oggi': "In televisione credo che tutto quello che c'era da fare l'ho fatto. Ci fosse una proposta del tipo di La7, una rete da fondare per sfidare il duopolio, potrei anche pensarci. Noi con Pelliccioli, Fazio, Brugola avevamo messo in pieni una sfida che ha dato fastidio ai manovratori. D'altronde non si può pensare che chi ha una posizione dominante si faccia da parte spontaneamente. La7 ha fatto paura e si è deciso di stoppare il progetto".
Giovalli non ha avuto peli sulla lingua neppure quando gli è stato chiesto di alcuni suoi ex compagni d'avventura: "Grazie a La7 sono riuscito a far diventare Giorgio Gori un produttore di successo. Francesca Canetta è sua socia, Elisa Ambanelli mi ha detto che dirige una rete (la nuova All Music, in effetti; Ndr.). Di Ernesto Mauri e Giuseppe Ferrauto è meglio non parlare: sono stati dei 'collaborazionisti'. Lorenzo Pelliccioli, che voleva ritirarsi, è tornato in De Agostini".
Durissima, con annuncio di querela, la risposta di Mauri.