Così, da un giorno all’altro, potrebbe andarsene un pezzo di radiofonia pubblica e una trasmissione importante anche a livello storico. La Rai pensa infatti di chiudere il glorioso ‘Notturno Italiano’.
È una corsa all'ultimo tentativo per salvare “Notturno Italiano”, una delle trasmissioni storiche della radiofonia pubblica, nata nel 1952. I programmi della storica trasmissione radiofonica si spegneranno, salvo novità, dal 1° gennaio 2012, con la chiusura di Rai International.
Il programma, che va in onda in diretta ogni notte dopo il Giornale della Mezzanotte e fino alle sei di mattina, da quasi 60 anni tiene compagnia agli ascoltatori della notte, in Italia e all'estero, da quando si usavano i vecchi dischi a 78 giri alle più moderne playlist governate dai computer. L'annuncio della fine della storica trasmissione è dovuto al taglio di Rai International, da cui dipende 'Notturno Italiano', deciso dall'ex Ministro Bondi, e dal temuto taglio del contributo di 20 milioni di euro da parte del Ministero degli Esteri (sulla materia non c'è grande chiarezza):
Una grave perdita per gli ascoltatori ma anche per la cultura e la storia della radiofonia italiana per un programma che nel corso degli anni ha contato su voci storiche del panorama radiofonico italiano con le musiche delle grandi orchestre degli anni 50/60, poi le musiche di nicchia e slegate dalle grandi case discografiche dei giorni nostri, gli ospiti in studio o al telefono e un occhio comunque sempre attento a quanto accade all'esterno (tra le più recenti 'puntate memorabili' la diretta notturna del 6 aprile 2009, del terremoto dell'Aquila).
Nata il 1 luglio 1952 come “Notturno dall'Italia” la trasmissione andava in onda tutte le notti, prima dall'1,05 alle 6,30 poi dalle 23 alle 7 del mattino dalla stazione di Roma 2 su 845 Kc/s e veniva facilmente diffusa in buona parte d'Europa con una programmazione musicale, interrotta da brevi notiziari in inglese, francese e tedesco sui principali avvenimenti della giornata e da quelli in italiano con aggiornamenti sui principali fatti del mondo.
Nel maggio 1966 la prima trasformazione (e modifica d'orario) che potenzia lo spazio della parte musicale e struttura e contenuti dei notiziari. I programmi vengono irradiati anche dalle stazioni di Milano e Caltanisetta e coprono anche il Golfo di Finlandia e l'Africa del Nord. Il nome 'Notturno Italiano' è del 1968, quando vengono potenziate le trasmissioni. Con l'arrivo del satellite e di Internet il bacino d'utenza si amplia ulteriormente.
Il resto è storia recente di appelli, firmati dai più noti personaggi dell'arte, della cultura e della musica italiana e di iniziative per evitare che dal prossimo primo gennaio nell'etere ci sia ancor più silenzio. Un appello cui ci associamo, affezionati come siamo alle tradizioni migliori della Rai, che la connotano anche (talora ci riesce) come 'servizio pubblico'.
auguro solo il peggior malocchio a chi ha fatto chiudere il notturno italiano.
IL PEGGIORE.