Un programma per ricordare e rivivere mezzo secolo di televisione, e di storia italiana, questa sera in prima serata su RaiTre.
Con "Cinquanta", Pippo Baudo, dal Teatro delle Vittorie e in collaborazione con Rai Teche, compirà un viaggio nel passato fino ai giorni nostri, con ospiti, musica dal vivo e filmati storici.
Il viaggio parte il 3 gennaio 1954 quando, dopo il periodo di sperimentazione, la Rai inizia le trasmissioni regolari. Il programma, scritto con Sergio Bardotti, Aldo Piro e Ugo Porcelli, che si avvale della direzione musicale del maestro Pippo Caruso, delle scenografie di Gaetano Castelli e della regia di Maurizio Fusco, celebra questa eccezionale imminente ricorrenza, e da essa prende spunto per analizzare lo straordinario rapporto che questo mezzo secolo ha stabilito tra il Paese e la Televisione.
"Cinquanta" è l'occasione per rivivere i modi e i momenti attraverso i quali la tv ha raccontato una società, i suoi protagonisti e la sua gente. E anche per raccontare invece i momenti in cui la tv non si è accorta - o ha taciuto - ciò che avveniva nella società.
Cinquant'anni: per la tv italiana una mezza età carica di gloria, ma attraversata anche da polemiche e ripensamenti. "Cinquanta" stenderà il bilancio di un percorso straordinario, un flashback emozionante per rappresentare l'evoluzione dello strumento che ha annullato le distanze fisiche e mentali e ha portato nelle case concetti nuovi come "informazione", "intrattenimento", "conoscenza", "dibattito", "spettacolo", "cultura", che è luogo deputato dei grandi eventi, medium tra le comunità, inestinguibile fonte di informazioni, luogo del relax, fedele partner di chi cerca di un po' di compagnia.
Ogni puntata ospiterà personaggi famosi e non, musica dal vivo, filmati di repertorio. Questa sera il tema sarà "Il divorzio", epocale cambiamento del nostro Paese. Come è stato raccontato dalla televisioneO Il ricordo della stagione referendaria attraverso ospiti in studio e filmati: dal senso del cambiamento alla difficile posizione della tv, sospesa tra contrapposizioni e censure. Memorabile il caso della canzone "Sì" di Gigliola Cinquetti, censurata per il solo titolo, e sorprendenti, riascoltate oggi, le dichiarazioni d'epoca di politici come Almirante e Berlinguer che sembrano provenire da un'altra era, da un altro Paese. In studio, oltre alla giornalista e autrice di Incantesimo Maria Venturi, è ospite una coppia che racconterà come ha vissuto in prima persona questo contrastato momento storico.
All'interno della trasmissione una curiosa intervista alla prima annunciatrice Rai in assoluto, Fulvia Colombo, la "signorina buonasera" che inaugurò ufficialmente le trasmissioni della televisione pubblica. Un incontro toccante e per molti versi sorprendente.
A "Cinquanta", data la rilevanza del tema, che interessa da vicino la nostra rivista, "Millecanali" dedicherà di qui in avanti un'attenzione molto particolare.