Luigi Crespi e Nicola Piepoli, dopo poco più di un anno di collaborazione nell’istituto di ricerche CIRM, hanno deciso di seguire strade diverse.
Il divorzio prevede che HDC, la società di Crespi, porti la sua quota in CIRM dal 51 al 96% e che Piepoli lasci la presidenza dell'istituto da lui fondato nel 1965. Gianni Pecci è stato invece confermato al vertice di CIRM come amministratore delegato.
Fabrizio Masia, in CIRM dal 1994, è stato adesso nominato direttore generale operativo dell'istituto di ricerca. Masia ha dichiarato di prevedere una chiusura per il 2002 a 6.5 milioni di euro, in linea con l'anno passato, e ha formulato una previsione di crescita per il 2003 del 20%, puntando sulle ricerche di marketing per il settore dei privati.
Hdc, oltre che con Cirm (sigla fondata da Piepoli nel 1965), opera nel settore della ricerca con altre tre strutture.
La prima, Datamedia, è la sigla storica del gruppo ed è controllata al 100% dalla holding. World Research, seconda delle tre e specializzata in ricerche internazionali, è controllata al 90% da Hdc, mentre le quote restanti sono in possesso dell'amministratore delegato Andrea Cimenti e di Gianni Pilo, vicepresidente della stessa Hdc. Directa, infine, è guidata da Marco Calò ed è al 60% di Hdc; il fondatore, Giorgio Calò, ha infatti recentemente venduto la quota di maggioranza della stessa Directa, preferendo dedicarsi all'attività politica (con Di Pietro).
Hdc, peraltro, sta diventando una importante società in tutto il mondo della comunicazione e controlla fra l'altro società di produzione (Alto Verbano), concessionarie (Centunesima) e molto altro ancora (anche nel mondo, non solo in Italia); da poco è diventata anche la società "di riferimento" del quotidiano "Punto.com", mentre è in fase avanzata l'acquisizione del quotidiano on-line "Il Nuovo".