Come cambia Italia 1

A Italia 1 è finalmente l’ora del nuovo direttore.

Al momento in cui redigiamo queste note la scelta (che in ogni caso è questione di ore e magari comparirà sui giornali mentre queste righe vanno on-line) sembra fatta a favore di Stefano Magnaghi, produttore interno Mediaset che ha contributo al successo della "Buona domenica" di Costanzo e sarebbe quindi particolarmente appoggiato da quest'ultimo.

L'alternativa sarebbe per un'altra "interna", ovvero Miriam Pisani, stretta collaboratrice di Niccolò Querci, da qualche tempo rientrato in posizione di primo piano a Mediaset dopo aver lasciato l'avventura di "Berlusconi politico".

Ma a Italia 1 ci sono altre novità, di cui una "storica": è la scomparsa dai teleschermi di Gabriella Golia, che da una vita presentava i programmi della rete.

Gabriella (già da tempo "ridimensionata") ora"lascia" del tutto, sacrificata a una scelta di "ritmo" e "flusso", per una Italia 1 sempre più vivave e interessante.

E cosa si è pensato allora per sostituirlaO La scelta è inedita (o quasi): a scandire i tempi del passaggio da un programma all'altro ci sono le voci di alcuni veri e propri personaggi noti nel mondo della radio o delle produzioni audio in generale, che si sovrappongono ai titoli di coda della trasmissione in chiusura, tentando di agganciare il pubblico a quella successivo.

Un'idea interessante, che porta un po' di radio in Tv.

Intanto Paolo Liguori è un po' stanco di dirigere "Studio aperto" e pare mediti, appena possibile (ma ci sono le elezioni alle porte...), di lasciare in altre mani la testata.

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