Compleanno e soddisfazioni per Radio Internazionale Costasmeralda

Alla vigilia di Natale ci siamo regalati un 'viaggio' in quel di Olbia per far visita a Radio Internazionale Costasmeralda, che sabato 19 dicembre ha festeggiato i suoi 37 anni di vita con una bella festa all’interno della nuova location, in cui sono stati aperti i nuovi studi ed è stato allestito un museo a lei dedicato e in continuo divenire per l’aggiunta di nuovi pezzi. A farci da Cicerone durante la nostra breve visita è stata la direttrice Maria Pintore.

Da chi è nata l'idea del Museo?

Da una mia idea condivisa con l’editore (Gianni Iervolino, ndr) e dai miei collaboratori, il tecnico Ranieri e l’addetto al commerciale Giuseppe Russello. Abbiamo inaugurato il 1 ottobre scorso ed è stata una scommessa, per noi, per l’editore, per il nostro commerciale: se non dovesse funzionare? E invece funziona benissimo. Siamo ospiti all’interno del Centro Commerciale Gallura (della famiglia Dettori, ndr) sempre in zona industriale. Questa non è una multinazionale ma un centro privato dove il proprietario  ha deciso di mettere noi. Noi abbiamo scelto lui e lui ha scelto noi, ci siamo scelti a vicenda insomma.

Immagino abbiate fatto molta fatica a realizzare tutto così in fretta?

No! Fatica,no. Anzi è stato bellissimo, perchè era adrenalinica come situazione, quindi gioiosa.

Come è strutturata la nuova location e cosa la differenzia da una normale stazione radiofonica?

Abbiamo diviso lo spazio in  quattro parti:  una è la zona radio, in cui sono ubicate le attrezzature trasmissive con la parete alle spalle ricoperta di vecchi vinili; la seconda è il salottino dove vengono ospitati i vari personaggi che giorno per giorno vengono a trovarci; due pareti le abbiamo riservate a dei pittori che espongono le loro opere, che cambiano ogni 15 giorni; una quarta parte è invece dedicata al museo vero e proprio, in cui trovano spazio le foto storiche dell’emittente, i vari loghi che hanno scandito i tre decenni e più di vita della stessa, oltre a vecchi cimeli di alta e bassa frequenza. Conto però a breve di incrementare il materiale esposto. Abbiamo inoltre riproposto le magliette per legare ancora di più gli ascoltatori alla radio. Abbiamo accettato una sfida, decidendo di aprire una nuova postazione radiofonica in un posto 'strano' perché sei in vetrina e fai in modo che le persone ti guardino mentre lavori. Ci sono giorni in cui queste poltrone le sistemiamo come se fossero davanti alla televisione e una volta, per gioco, abbiamo anche messo su un tavolino un telecomando per vedere se le persone cambiassero canale! Il progetto funziona, la gente si siede e ascolta la radio mentre noi la facciamo in diretta ed è molto particolare.

Avete pensato di fare qualcosa anche con la televisione?

Stiamo lavorando nell’ipotesi di andare in streaming con la Tv dal sito utilizzando le immagini. In soli due mesi abbiamo comunque fatto cose grandissime. Spero comunque che la tv riparta poi si vedrà.

Contate di riattivare tutta la rete Fm entro beve tempo?

Per il momento stiamo puntando su Olbia, che è il nostro bacino più importante (l’emittente oggi può essere ricevuta dalla postazione di Monte Plebi sugli 82.800 MHz, ndr) anche sotto il profilo economico. Abbiamo anche dei clienti che arrivano da Cagliari perché hanno interessi in città. Comunque dovremmo riattivare pian pianino tutte le postazioni.

A livello pubblicitario sta rispondendo bene questa nuova operazione?

Stiamo andando bene. Il progetto piace e abbiamo avuto una buona rassegna stampa. Tutti ne parlano e a noi fa piacere che abbiano recepito la novità. Una cosa che non fa nessuno.

Oltre a te c’è qualcun altro che si alterna ai microfoni della radio?

Sì, il collega Augusto Dittel che ha deciso di giocare con noi questa partita con il suo programma, che ha avuto una grandissima attenzione perché ha riportato la politica alla radio. Olbia si prepara alla campagna elettorale perché in primavera verrà eletto il nuovo sindaco e la radio rappresenta l’unico mezzo di comunicazione attivo che cambia ogni ora, se non ogni mezzora, a differenza del giornale. La televisione al momento non esiste, non solo quella locale, ma anche quella regionale, perché lo spazio è tutto per Cagliari. La politica torna in radio: le persone in macchina ascoltano quello che dicono i politici con maggiore attenzione rispetto a quando si guarda la televisione, distratti da mille altre cose. Alla radio l'ascoltatore si appassiona e il venerdì successivo si risintonizza per sapere cosa dirà l’altro politico. Credo sia un modo bellissimo di avvicinare la città.

Avete già avuto dei riscontri in merito agli ascolti o pensate di riscrivervi ad Audiradio per averne?

Uno, nessuno e centomila diceva Pirandello e a me piace pensare che gli ascoltatori siano proprio uno, nessuno e centomila. La radiofonia al nord vede solo noi, da questa parte dell’isola non c’è altro, tolte le due radio di Alghero, le Sassaresi, quelle di Portotorres, la Maddalena e Sorso. Che senso ha pagare qualcuno per dirti che gli ascoltatori sentono solo noi?

Puoi raccontarci qualcosa della festa per i 37 anni della radio?

Sabato 19 dicembre qui al centro commerciale abbiamo festeggiato i 37 anni della radio alla presenza dell’editore,  del sindaco, dei vari partiti politici, dei rappresentanti del Consorzio Costasmeralda e del mondo dello sport. Il tutto è stato ripreso dall’emittente televisiva Olbia Tv di Francesco Cassitta che ne ha fatto uno speciale. Però per meglio festeggiare quest’evento ci siamo 'regalati' un cortometraggio, per la regia di Gianni Langiu e Massimo Salis, che ha visto come protagonisti Andrea Levrini (Mister Europa 2015) e Maria Piredda (Miss Olbia 2014) che andrà trasmesso come spot nei cinema, sui canali web e nelle Tv. Si tratta di una storia d’amore, come una storia d’amore è quella che lega l’editore alla radio, gli ascoltatori alla radio e noi al nostro lavoro. In questo cortometraggio raccontiamo la storia di questi due giovani che si amavano a 18 anni su quella musica e si ritrovano poi invecchiati 37 anni dopo, ma una volta che toccano  il telefonino e appare il logo della radio - mentre prima spostavano la manovella dell’autoradio analogica - per incanto si ritrovano nuovamente giovani e si accorgono che il tempo non passa. Una bella storia d’amore che è visibile anche su facebook come pure il video del backstage, che è stato molto apprezzato.

Chi è Maria Pintore, la signora della radiofonia isolana

Maria nasce a Sassari, ma "essendo i miei genitori due insegnanti, ho viaggiato in lungo e in largo…”, dice in avvio della chiaccherata. Inizia la sua carriera nel 1979, appena quindicenne, a Tempio Pausania (OT) presso Radio Tele Gallura: “Conducevo il programma serale delle dediche 'Le vostre canzoni', che era il modo migliore per stare a contatto con gli ascoltatori. Ricordo che mia madre non voleva che io andassi in radio,all’epoca ero ancora studentessa ed inoltre frequentavo lezioni di pianoforte e danza, però a me piaceva quel mondo”.

Lasciata Radio Tele Gallura passa per un paio di mesi nel 1984 a Radio Centrale, sempre in città, per poi approdare alla terza rete cittadina Radio Tele Hobby nella quale si trattiene sino al 1991. “Quando passo a Radio Tele Hobby comincio a fare il programma mattutino con la rassegna stampa e il Gr”. Intanto Maria non trascura gli studi, si diploma allo scientifico, prosegue la sua carriera scolastica iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza ma non continua gli studi “perché non ero tagliata per fare l’avvocato. A me piaceva la radio e ho deciso di farne il mio lavoro”.

Nel 1991 eccola compiere il grande salto dalla radio locale a quella regionale: approda infatti a Radio Internazionale Costa Smeralda, diretta da Tommy Rossi, che si era appena trasferita da Via Porto Romano nella nuova sede della Zona Industriale.   "Finalmente grazie all’editore Gianni Iervolino ottengo il primo vero contratto di lavoro. All’inizio conducevo un programma serale ma contemporaneamente ero anche conduttrice del Tg di Cinquestelle Sardegna, questi per circa tre anni sino al 1993”.

Purtroppo però nel 1994 Maria è costretta a lasciare il suo lavoro a causa di un brutto incidente stradale che l’ha tenuta lontano dalla radio per 3 anni “All’epoca risiedevo a Tempio Pausania e giornalmente dovevo fare avanti ed indietro da Tempio a Olbia”. Una volta ristabilitasi, riprende a lavorare nel giugno del 1997 sempre a Internazionale non più come speaker ma come direttore della radio. Incarico che mantiene sino al 2004 quando cambia lavoro dedicandosi a quello più impegnativo di mamma . Nel medesimo anno diviene giornalista, il che le permetterà dal 2009 al 2014 di collaborare con l’agenzia di stampa Telema Press di Oristano “dove imparo ad usare anche la telecamera e divengo una videoreporter. E’ stata un esperienza professionale bellissima con cui sono diventata giornalista ed ho cominciato a scoprire che era bello utilizzare anche altri mezzi come i giornali: Sardegna Com, dove mi occupavo di cronache, e Sardegna Reporter; facevo anche servizi con la videocamera, che poi l’agenzia distribuiva a Sardegna 1 e altri. Ho lavorato  anche per quotidiani web come Tiscali e sono stata anche la voce del gr di Radio Sintony International”.

Nel ricco curriculum non potevano mancare anche gli uffici stampa; tra questi vale la pena citare il Rally Costasmeralda e il Carnevale di Tempio. Per la Tv realizza approfondimenti o servizi giornalistici che vanno nelle maggiori imprese isolane da Videolina Sardegna 1 a Cinquestelle Sardegna . Per queste emittenti ha curato la diretta da Tempio per il carnevale. Nonostante tutte queste esperienze la Tv non è il suo mondo: “Amo la radio; mi piace essere una voce che coinvolge le persone, che racconta le storie degli altri e per un periodo l'ho fatto anche scrivendole”.

Oggi è la radio il fulcro dell'attività di Maria. Nell’emittente attualmente risultano impegnate tre persone: oltre alla Pintore ci sono un tecnico/speaker e un addetto commerciale."Sono molto legata a un programma da me ideato e dedicato all’alluvione del novembre 2013 dal titolo “18/11 oltre la tempesta”, mandato in onda in occasione dell’anniversario del ciclone Cleopatra, con oltre 30 interviste tra politici e gente comune".  Ma non è solo questo programma ad avere lasciato nel direttore un segno indelebile: "Altrettanto indelebile è il ricordo del primo programma di dediche che feci a 15 anni, o quello delle interviste a cantanti, attori che hanno aperto alla radio la loro porta e hanno parlato con me…”.

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