Confindustria Radio-Tv, Aeranti-Corallo e Rea premono su Catricalà

La neocostituita associazione presieduta da Rodolfo De Laurentiis ha incontrato il viceministro per sottoporgli i problemi del settore radio-tv. Intanto in Parlamento la Rea si concentra sulla legge di stabilità. Una nota di Aeranti-Corallo per lo stesso Catricalà.

Nei giorni scorsi a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, una delegazione di Confindustria Radio Televisioni composta dal Presidente Rodolfo De Laurentiis e dai Vicepresidenti Emilio Carelli, Maurizio Giunco e Vincenzo Prochilo, è stata ricevuta dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni, Antonio Catricalà.

Nel corso dell'incontro gli esponenti del neocostituito sindacato di categoria, che rappresenta (secondo la propria autodefinizione) “oltre il 98% delle imprese del settore”, hanno esposto le principali criticità che interessano il mercato radiotelevisivo pubblico e privato, auspicando un tempestivo intervento da parte delle Istituzioni atto a rimuovere gli ostacoli di tipo normativo e regolamentare che frenano o impediscono il rilancio del mercato radiotelevisivo.

Al termine dell'incontro il Presidente De Laurentiis ha dichiarato: “Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ed attenzione da parte del Vice Ministro Catricalà sui temi che riguardano lo sviluppo del settore radiotelevisivo e di come questo settore potrà contribuire alla crescita del Paese. Ci auguriamo che nelle prossime settimane si potrà sviluppare un proficuo lavoro comune sui temi di interesse generale a favore dell'industria radiotelevisiva italiana”.

Su un tema più specifico vediamo il comunicato appena giuntoci dalla Rea:

“La notizia è stata battuta dall'Ansa dell'8 novembre, alle ore 14.50, la quale riferisce l'intervento del Vice Ministro Catricalà su Saccomanni e Zanonato con una lettera allarme per il taglio dei fondi all'emittenza radio-tv locale contenuto nella legge di stabilità e in quella di bilancio che rispetto al 2013 è di circa la metà. Intanto una cordata trasversale di senatori (Pd, PDL, M5Stelle) ha depositato i sei emendamenti della REA che, lo ricordiamo, mirano a salvare 350 imprese e 2800 posti di lavoro. Nella lettera inviata ai senatori, il Presidente, Antonio Diomede, ha fatto presente che gli emendamenti studiati dalla REA sono “concepiti per alleggerire la spesa dello Stato e per battezzare l'inizio di una sana e credibile azione riformatrice del settore in direzione della perduta libertà d'impresa ai fini dello sviluppo tecnologico nella continuità produttiva delle aziende e dei relativi livelli occupazionali”.

Ciò è possibile con il riconoscimento di "servizio pubblico" svolto dall'emittenza locale in favore dell'utenza e delle istituzioni territoriali attraverso un "contratto di servizio" a latere di quello Rai che preveda l'aggancio al canone in attuazione della Legge 422/93. Con tale riforma, ha affermato Diomede, 'lo Stato risparmia più di 100 milioni l'anno e assicura definitivamente il sostegno all'emittenza locale senza essere costretti, ogni anno, a chiedere al Governo di turno "l'elemosina con il cappello in mano" per difendere il sacrosanto diritto costituzionale relativo al pluralismo d'informazione'”.

Ma eccoci ad Aeranti-Corallo, associazione di cui pubblichiamo una nota comparsa sull'ultimo 'TeleRadioFax':

«Il Viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, l'8 novembre ha inviato una lettera al Ministro dell'Economia Saccomanni e a quello dello Sviluppo economico, Zanonato, segnalando che i tagli alle misure di sostegno all'emittenza radiotelevisiva locale contenuti nella Legge di Stabilità e in quella di Bilancio sono insostenibili per il settore. Secondo il Viceministro, con un taglio che è di circa la metà rispetto ai fondi del 2013, molte imprese, che garantiscono il pluralismo, rischierebbero la chiusura. Aeranti-Corallo esprime apprezzamento per la posizione assunta dal Viceministro Catricalà.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, aveva inoltrato nei giorni scorsi una nota al Viceministro nella quale segnalava, tra l'altro, che la riduzione degli stanziamenti per le misure di sostegno all'emittenza locale comporterebbe inevitabili ricadute sull'occupazione nel comparto: occorre, infatti, considerare che tali misure di sostegno (che, come noto, sono state decisive per la crescita dell'occupazione nel settore e per lo sviluppo organizzativo delle imprese) ammontavano negli anni 2008-2009 a circa 150 milioni di euro (importo di cui Aeranti-Corallo chiede il ripristino) e che, negli anni successivi, sono già stati operati rilevanti tagli».

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