Editoriale di Mauro Roffi Ennesimo ‘colpo di scena’ alla Rai: per la terza volta in pochi giorni i consiglieri Contri e Gamaleri ci hanno ripensato e hanno deciso di restare nel Cda dell’azienda televisiva pubblica.
Già dimessosi una prima volta dopo le polemiche seguite alla puntata di 'Satyricon' di Daniele Luttazzi con l'intervista a Marco Travaglio sul suo libro su Berlusconi, il duo aveva poi 'sospeso' l'iniziativa una prima volta su invito dei presidenti delle due Camere, per poi confermarle dopo il riacutizzarsi delle polemiche politiche fra Polo e Ulivo in seguito all'approvazione a maggioranza delle regole per l'applicazione della par condicio alla Rai da parte della Vigilanza e alla diffusione di alcuni ulteriori dati sulle presenze dei politici in Tv (con Berlusconi superstar assoluta).
Gamaleri addirittura aveva già formalizzato le sue dimissioni per iscritto.
Ma, dopo nuovi inviti di Violante e Mancino, dopo l'intervento pacificatore del presidente Ciampi e dopo la rinuncia del Polo all'"Aventino" nei programmi politici della Tv pubblica (vista come 'nemica' e schierata con l'Ulivo), ecco il nuovo ripensamento.
Tutto come prima, dunque, e maggioranza nel Cda al presidente Zaccaria, con accanto i consiglieri Emiliani e Balassone, e, all'opposizione, i due di cui sopra, con il direttore generale Cappon a cercare una difficile posizione autonoma, peraltro apprezzata dal Polo.
Tutto come prima e tutto come se nulla fosse successo, come se non fosse scoppiato il pandemonio di solo pochi giorni fa.
Complessivamente, una vicenda davvero poco edificante in cui, fra mille balletti, minuetti, acrobazie e in mezzo a un mare di polemiche, sono stati in ben pochi a fare una bella figura, anche se probabilmente la palma dei 'peggiori' (cioè di quelli cui, in sostanza è rimasto il classico 'cerino in mano') spetta proprio a Contri e Gamaleri, anche loro malgrado.
Per la Rai, invece, avanti così, fra dissidi e rapporti (anche umani) ormai logorati, anche e soprattutto nello stesso Cda.
Il tutto in attesa che le elezioni dicano chi sarà il nuovo padrone.