“Il Mediterraneo tra crisi economica e mutazioni sociopolitiche: la parola ai media”: è il tema della 20a Conferenza annuale COPEAM che si svolge in questi giorni a Cagliari.
“Il Mediterraneo tra crisi economica e mutazioni sociopolitiche: la parola ai media”: attorno a questa tematica si svolge a Cagliari, dal 21 al 24 marzo, la 20a Conferenza annuale della COPEAM (Conferenza Permanente dell'Audiovisivo Mediterraneo), organizzata in collaborazione con la Rai, la Regione Autonoma della Sardegna e l'Agenzia Sardegna Promozione, con il supporto di ENI.
La Conferenza è stata aperta dal Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, dal Presidente della Rai Anna Maria Tarantola, dal Presidente della COPEAM e dell'INA, Mathieu Gallet e dal Segretario Generale della COPEAM Pier Luigi Malesani.
L'evento è l'occasione, per i media dell'intera area euro-mediterranea, di fare una riflessione congiunta con rappresentanti delle istituzioni e della società civile sul ruolo della comunicazione quale asse strategico per la crescita economica, sociale e politica nel bacino mediterraneo.
In un momento di crisi profonda e persistente, come quello attuale, i media, in particolare quelli di servizio pubblico, possono e devono rafforzare il loro ruolo di interpreti dell'attualità e sintonizzarsi con il cambiamento in corso.
Questi temi saranno al centro del dibattito delle tre sessioni plenarie, che si svolgeranno il 23 marzo, e verranno analizzati da relatori di rilievo internazionale: massimi rappresentanti di istituzioni arabe ed europee, come Michele Valensise, Segretario Generale della Farnesina, e Samir Al Kassir, Vice-Segretario Generale della Lega Araba, e di canali radiotelevisivi pubblici provenienti da tutta la regione.
Attorno alla Conferenza, presso il T-Hotel, vengono organizzati diversi eventi culturali e di promozione di prodotti audiovisivi del Mediterraneo: giovedì 21 marzo sono stati proiettati due documentari, uno turco e uno francese, in concorso al PriMed del CMCA, e venerdì 22 marzo tocca al documentario “Paolo Fresu, 50 anni suonati” dedicato al famoso trombettista sardo.
Infine, in omaggio ad un'eccellenza italiana come Caravaggio, vengono esposte le riproduzioni di tre opere presenti a Roma, Napoli e Malta ricostruendo virtualmente alcune delle tappe mediterranee dell'artista: una “Mostra impossibile” che impiega tecniche digitali d'avanguardia.