Copeam e Uninettuno, la cooperazione nel Mediterraneo passa dai giovani e dal grande schermo

La XII edizione dell’Isola del Cinema, all’Isola Tiberina di Roma, ha ospitato la proiezione in anteprima di “A première Vue”, iniziativa di Copeam e Università Telematica Internazionale Uninettuno insieme a tre scuole di cinema e televisione di Libano, Marocco e Tunisia, volta a promuovere le opere prime di giovani registi di questi tre paesi dell’area mediterranea

Clima da arena estiva all’Isola del cinema di Roma, sull’isola Tiberina, che nella serata del 16 giugno ha ospitato l’evento “A première Vue”, un progetto di Copeam e Università Telematica Internazionale Uninettuno, realizzato con tre scuole di cinema e televisione di Libano, Marocco e Tunisia e volto alla promozione di opere prime di giovani registi di questi tre paesi. Ad aprire l’evento è stata Maria Amato Garito, rettore di Uninettuno, che ha sottolineato come anche “il linguaggio dell’arte e del cinema può contribuire a diffondere la conoscenza e il rispetto di culture diverse” e ha evidenziato l’impegno di Uninettuno nel proseguire la collaborazione con la Conferenza permanente dell’Audiovisivo mediterraneo. A rappresentare quest’ultima è stato invece il suo vice-segretario generale Paola Parri. “Vogliamo che questa sia la prima edizione di un progetto che intendiamo portare avanti anche per i prossimi anni”, ha detto Parri.

“A première Vue” è anche un programma televisivo in cinque puntate, trasmesso sul canale satellitare e web di Uninettuno (canale 812 di Sky e 701 di Tivùsat). Ogni puntata proporrà tre cortometraggi - uno per ciascuna delle scuole coinvolte nel progetto: Académie Libanaise des Beaux-Arts di Beirut, École  Supérierure de l’Audiovisuel et du Cinéma di Tunisi, École  Supérierure des Arts Visuels di Marrakech – introdotti da un breve autoritratto del regista, realizzato sempre dagli studenti delle scuole.

In occasione della serata romana sono stati presentati i cortometraggi “Il lamento del pesce rosso”, di Oubayd Allah Ayari, “Sagar”, di Pape Abdoulaye Seck, e “Ktir Kbir” di Mir-Jean Bou Chaaya ed è intervenuto il regista Claudio Giovannesi (nella foto il secondo da sinistra) attualmente nelle sale con “Fiore”, lavoro presentato anche alla 69ma edizione del Festival di Cannes.

L'articolo completo sarà pubblicato sul numero di luglio-agosto di Millecanali

 

 

 

 

 

 

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