Dai nostri corrispondenti dalla Sardegna, il ritratto di due personaggi molto noti nell'isola, entrambi originari di Cagliari: Cesare Corda e Valerio Vargiu
Il personaggio che andiamo a farvi conoscere è senza dubbio uno tra i più grandi dell’isola, sia in senso anagrafico che giornalisticamente parlando, con cui abbiamo avuto l’onore di parlare. Si tratta di Cesare Corda, che molti ricorderanno anche per i suoi trascorsi a Mediaset. Il nostro ospite non è però solo un giornalista ma un personaggio a tutto tondo. Nato a Cagliari il 18 febbraio del 1942, due diplomi superiori, frequenta all’Università senza però laurearsi. «Ho vissuto i bombardamenti della città seppure da sfollato, con la mia famiglia, a Villamassargia», ricorda. Inizia quindi la sua carriera giornalistica a Brescia nel 1963, dove collabora al mensile Interclub «pur non essendo Interista» e scrive sino al 1965. L’anno dopo «ricevo un riconoscimento dal consorzio provinciale per l’istruzione tecnica della Lombardia, che mi affida i corsi di preparazione per disegnatore tecnico meccanico e di ragioneria pratica. Avevo inventato le scuole di recupero,che non esistevano». Nel 1973 ritorna in Sardegna, dove porta la sua esperienza bresciana e crea il Politecnico Sardo, in cui ancora oggi è impegnato in qualità di consulente esterno. Due anni dopo (1975) entra a far parte della grande famiglia di Videolina e Radiolina, dove conduce il suo primo programma radiofonico “I vostri problemi sono i nostri”. Ma una data storica per la radiofonia isolana è l’11 novembre del 1975 quando il nostro in diretta dal Palalido di Milano trasmette la radiocronaca dell’incontro di boxe Udella Vs Martin. Contemporaneamente si occupa anche delle radiocronache e delle telecronache delle partite del Cagliari. Dal 1976 Cesare torna alla carta stampata, scrivendo per "Tutto quotidiano" (giornale edito dal futuro proprietario di Sardegna 1 Paolo Ragazzo ndr) sino al 1978, anno della sua chiusura. Nel medesimo anno diviene corrispondente dalla Sardegna del mensile Boxe Ring e «su Videolina inizio a condurre il programma Weekend, perché mi ero stufato di andare in giro per l’Italia per fare le radiocronache del Cagliari. Mi sostituirono Valerio Vargiu e mio nipote Bruno Corda, a cui prima affidai le radiocronache del Brill Cagliari di basket e successivamente quelle del Cagliari. All’interno del programma ci inventammo già allora la rassegna stampa: veniva in studio Mario Virzì, il vicedirettore dell’Unione Sarda, allora diretta da Gianni Filippini, che a mezzanotte portava la prima pagina del giornale». Uno dei tanti aneddoti legato alla carriera giornalista di Cesare risale proprio al 1978, quando trasformatosi in mendicante per un girono realizza un reportage sulle condizioni di vita dei senzatetto in giro per le vie di Cagliari. Nel 1979 pensa, realizza e conduce quello che sarà il programma della consacrazione televisiva del nostro ospite: "Avanti un altro". «Avanti un altro è un programma storico che batteva le trasmissioni di punta di Canale 5. Lo condussi per 2 stagioni sino al 1981,e quando mi stufai di fare il presentatore perché volevo fare il giornalista, lo dissi all’editore Niky Grauso che minacciò di non farmi fare più nulla ma, capite le mie esigenze, acconsentì a che il programma fosse condotto da un'altra persona. Scelsi allora Francesco Azzeni per due stagioni, sino al 1983 quando il programma chiuse definitivamente». Nella stagione ‘84/’85 crea e conduce “Sardegna meravigliosa «programma premiato con una targa da un'associazione ambientalista per il suo alto contenuto dedicato alla vita degli animali in Sardegna». Nel 1986 lascia Videolina per trasferirsi a Sardegna 1. Alla neonata seconda emittente cittadina approdano anche: Maria Luisa Busi, Gianni Zanata, Giacomo Serreli, Ignazio Artizzu, Nicola Scano e Sandro Angioni, che ne divenne subito direttore. La sua esperienza nella nuova Tv dura otto mesi. Qui si dedica a fare l’inviato per il tg e raccoglie lo scoop del rapimento di due italiani in Sudan, con intervista ai rapitori. Lasciata Sardegna 1 nel 1987 fa il freelance sino a quando non lo chiama a Roma Arrigo Levi, che all’epoca conduceva su Canale 5 il programma Tv Tv. Nello stesso periodo sono rapiti in Etiopia altri italiani e «dopo quattro missioni, entrato clandestinamente in Etiopia, ad incontrare i prigionieri e a intervistarli». In Mediaset resta 12 anni, sino al 1999, quando viene eletto consigliere regionale. «Mi dimisi dopo avere realizzato più di 1.000 servizi sia per i Tg che per Italia 1 Sport». Nel 2004 termina la sua esperienza politica come consigliere regionale, ma già nel 1998 trova il tempo di scrivere il suo primo libro intitolato "Jemail", reportage sulle sue quattro missioni in Africa alla ricerca degli italiani rapiti. Il secondo volume vede la luce nel 2014 ed è intitolato "Benvenuto Mr. Parkinson" con sottotitolo "Così ho zittito il mostro, quattro anni di battaglia dal fronte della malattia”. Con questo libro, adottato dalla facoltà di medicina di Cagliari, nel 2014 ha partecipato e vinto 6 premi in concorsi internazionali di narrativa. Unico rammarico, nella lunga carriera di Cesare, è per sua stessa ammissione «non aver potuto mai lavorare fianco a fianco con mio nipote Bruno seppure ci siamo incrociati nelle nostre carriere».
Molto amato dal pubblico sardo è anche il giornalista cagliaritano Valerio Vargiu, classe 1953. Dopo la laurea in scienze politiche, inizia la sua carriera scrivendo per Sport Sud nel 1973. «Un'esperienza che dura l’arco di due anni: nel 1975 conobbi Giangiacomo Nieddu, che aveva nel frattempo fondato Radio 24 e mi prese con sé». Nel primo periodo lavorativo a Radio 24 si occupa di sport, conducendo i programmi "Cagliari il giorno dopo" ininterrottamente dal 1975 al 1995 e la "Schedina a bordo campo", trasmissioni che poi continueranno nella nuova emittente radiofonica di proprietà di Niky Grauso, Radiolina, dopo che lo stesso editore acquista nel 1980, da Giangiacomo Nieddu, Radio 24 (100.800 MHz poi trasferiti a Serpeddì). Nello stesso anno Vargiu conosce Bruno Corda, che a Radio 24 si occupava di musica, e con lui da vita a un sodalizio che li vede protagonisti delle radiocronache del Cagliari calcio (Bruno Corda sarà poi sostituito dall’attuale radiocronista Vittorio Sanna, ndr) e di numerosi programmi televisivi sin quando i due si separano nel 2002. “Quando la radio cambia editore mi ritrovo a lavorare con una squadra di colleghi che avevo in precedenza e cioè: Sandro Angioni, Bepi Anziani,Andrea Frailis,Giacomo Serreli e Nicola Scano. È stato fantastico poter continuare con loro il lavoro gia intrapreso in precedenza…”. Ma Valerio non si occupa solo di sport. Appassionato di economia, nel 1978 pubblica il primo numero dell’Annuario economico della Sardegna ma presto subisce il fascino della Tv: approda nel 1980 a Videolina, dove resta ininterrottamente sino al 2009 realizzando una serie di programmi storici. «Approdo in Tv quasi per caso, anche perchè sino ad allora ero impegnato in radio. Tra i programmi da me ideati e condotti posso citare il primo in assoluto, "Anteprima Sport" e poi via via, nel corso degli anni, i vari "Sport Club Sugli Spalti", "Sport Club", "Videolina Sport", "Facciamo i conti", "Panorama Sardo", "Bucce di banana", in collaborazione con il compianto collega Gianni Massa (ex presidente del Corerat, ndr). Feci esordire, ad esempio, Egidiangela Sechi, oggi affermata giornalista proprio a Videolina, e la speaker di Radiolina Mara Chessa».
Altra passione di Valerio però è la scrittura. Suoi sono due instant book: "Dalla C alla B", nell'89, e l’anno dopo "Dalla B alla A", dedicati alle promozioni del Cagliari di Claudio Ranieri. Negli anni successivi scrive anche "Un sogno rossoblu", "Cagliari dal 1920 al 1990", "Cagliari dimensione Europa", "Rossoblu 85 in 3 volumi", i 12 volumi de "Un sogno in rossoblu" scritto in collaborazione con Bruno Corda e Corrado Delunas nel 2004 e "Cagliari 90", in 2 volumi, nel 2009. Proprio nel 2009 lascia il suo incarico a Videolina per divenire Capo Ufficio stampa del presidente della Regione, Ugo Cappellacci. L'incarico però cessa a causa del licenziamento da parte del presidente, al quale segue una vicenda legale che vede Vargiu vincere in tutti i gradi di giudizio. Nel 2014 rientra in Tv, non più a Videolina ma a Sardegna 1, dopo essere stato ospite del programma quotidiano del duo Matteo Bruni - Marco Mameli "I 2 di via Venturi". «Il mio rientro in Tv è stato curioso: mi ritrovai negli studi di Sardegna 1 ospite di Matteo e Marco quando mi si chiese se volessi ritornare in Tv. Io accettai e nacquero i programmi, da me prodotti e condotti, "Panorama Sardo", omonimo della rivista di economia da me edita, e la trasmissione sportiva del venerdì "Rossoblù 95", in coppia con Bruno Corda».
Ma chi caspita le ha scritte queste cose?
Cesare Corda, a Brescia, faceva ben altro.
A disposizione vostra, o di Cesare Corda, per rinfrescargli la memoria nel caso
le cose se le fosse davvero dimenticate.