Nasce Alma Tv, la prima Web Tv sulla lingua italiana, anche se gli stranieri preferiscono la Tv tradizionale.

È l'italiano che parla una Italia 2.0 senza confini, un nuovo Bel Paese dibattuto, ricercato, ma inafferrabile. Perché non appartiene solo a quei 4,3 milioni di italiani residenti all'estero ma a tutta una galassia di cultori dell'italianità. È a questo mondo che si rivolge Alma Tv, la prima Web Tv dedicata alla lingua e alla cultura italiana, attivata dalla fine di marzo su www.alma.tv, da Alma Edizioni, casa editrice leader nella produzione di corsi di lingua italiana per stranieri che quest'anno festeggia i suoi 20 anni di attività.
Un flusso ininterrotto di contenuti fruibili sia in diretta streaming che on demand. Un palinsesto costruito su misura per i diversi utenti e per offrire una panoramica sui fenomeni, le tendenze, le novità più importanti sull'italiano e l'Italia: dalle videolezioni di 'Grammatica caffè' al 'Linguaquiz', dalle 'Schegge di cultura' alle rubriche che approfondiscono l'italiano tramite cortometraggi e fumetti, dall'esilarante “Quando l'italiano è un'opinione” ad “Insegnare l'italiano”, con i momenti più significativi dei tanti seminari e incontri formativi organizzati da Alma Edizioni, al Tg Web interattivo. Non manca una forte connotazione social: sarà possibile partecipare attivamente inviando i propri video e, per gli insegnanti, condividendo attività didattiche con altri colleghi in tutto il mondo partecipando anche ad un video-concorso.
Con #litalianononserveaniente, infatti, sono stati invitati gli studenti stranieri ad inviare dei video per spiegare la loro scelta di studiare l'italiano. I video migliori sono stati premiati durante la terza edizione di Almaxxi 2014, la due giorni di formazione per i docenti che Alma Edizioni ha tenuto il 28 e 29 marzo all'auditorium del Maxxi di Roma, platea del lancio ufficiale di Alma Tv. L'evento anche quest'anno ha fatto il tutto esaurito per ambedue le giornate: più di 600 iscritti e una lista d'attesa lunghissima; partecipanti che provengono da più di 50 Paesi e da tutti i 5 continenti e una diretta streaming seguita in circa 70 Paesi con insegnanti e studenti che spesso, a causa del fuso orario, si svegliano a ore impossibili pur di non perdere quello che sicuramente è l'evento più importante dell'anno per la lingua italiana per stranieri.
La lingua italiana è la prima tra le terze lingue straniere più studiate nel mondo e - tra le seconde lingue - la quarta (o quinta, a seconda che prevalga o arretri nel suo testa a testa col tedesco), dopo l'inglese, lo spagnolo e il francese. La Farnesina ha censito 577.215 studenti di lingua italiana nel mondo nel 2013 - il 59% con meno di 18 anni - ma, poiché questo dato riguarda solo gli istituti pubblici e privati che ricevono contributi pubblici; si stima che il numero complessivo possa sfiorare il milione e mezzo. Un numero verosimile, se si considera tutti coloro che nel mondo hanno un rapporto con la lingua italiana, a cominciare dai telespettatori stranieri dei canali Tv italiani per finire con chi frequenta i ristoranti italiani all'estero.
Tornando agli studenti censiti dal Ministero degli Esteri sono suddivisi tra quelli che frequentano corsi di italiano di enti privati nelle scuole locali all'estero (309.630), delle 416 sedi all'estero della Società Dante Alighieri (119.494), degli 83 degli 89 Istituti Italiani di Cultura italiana nel mondo (70.773) che offrono corsi di italiano, presenti in 60 Paesi, delle università straniere (48.289) e delle scuole e sezioni italiane nelle scuole straniere (29.029).
Trainante tra le motivazioni che spingono allo studio dell'italiano resta l'interesse per la cultura italiana, la musica (specie lirica), l'enogastronomia, la moda, le bellezze naturali e artistiche. Il Sud America - soprattutto con l'Argentina (che conta 50 milioni di discendenti di emigranti italiani), e poi Venezuela, Guatemala, Uruguay (un vero e proprio 'caso' con 16.868 studenti in totale) e il crescente interesse in Brasile - è l'area geografica dove l'italiano si studia di più (201.082 studenti censiti dal Mae, 36%).
Seguono a pari merito Unione Europea (122.458, 21%, l'italiano è tra le prime lingue insegnate in Austria, Polonia e Romania ed è in forte ascesa in Bulgaria come in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, grazie al traino commerciale) e Nord America (119.304, 21%, l'italiano è la terza lingua madre in Canada). Seguono l'Asia-Oceania (77.755, 13%, con un crescente interesse in Giappone dove si contano ben 360mila parlanti italiano e l'Australia dove l'italiano è la lingua più parlata dopo l'inglese), l'Europa Extra Ue (34.175, 6%, con le piazzeforti della penisola balcanica, Albania in primis ma anche Serbia e Montenegro e l'emergente Russia), il Mediterraneo e Medio Oriente (14.325, 2%, l'87% oltre i 18 anni, a spiccare Malta e la Tunisia dove l'italiano è insegnato in 290 licei) e l'Africa sub-sahariana (8.116, 1%, innanzitutto la Somalia).
I dati della Farnesina, diffusi nel gennaio scorso, segnalano anche il crescente interesse tra gli studenti degli Stati Uniti per la scelta dell'italiano nell'Advanced Placement Programm, l'esame sulle competenze linguistiche che consente di acquisire crediti per l'accesso alle università: dai 1.806 del 2012 si è passati a 1.980 nel 2013 e si stima che saranno 2.500 nell'anno scolastico 2015-2016.