Cosenza-Bari: partita persa in Tv

Il Cosenza Calcio, squadra di B che come altre 13 formazioni della stessa categoria non ha un contratto con nessun operatore di pay-tv, il 2 ottobre aveva ceduto per 10.000 Euro i diritti di trasmissione della partita casalinga con il Bari.

Secondo una nota diffusa da TeleNorba, solo il giorno successivo il Cosenza Calcio aveva poi comunicato che la partita era destinata ad andare in onda esclusivamente in criptato. Nel comunicato stampa reso noto dalla società calcistica rosa-blu è stato riportato quanto segue: "E' evidente che i diritti televisivi in questione fossero quelli ancora non ceduti ad una pay-tv, cioè quelli criptati, e non quelli in chiaro, come affermato dalla stessa Telenorba, che non può non essere a conoscenza delle norme emanate dalla Lega Nazionale Professionisti". Il riferimento è alla "protezione" ottenuta dalla Rai con il recente contratto con la Lega Calcio rispetto a qualsiasi iniziativa di messa in onda di incontri in chiaro di serie A e serie B. Il Cosenza, comunque, a quanto si può capire, si era "cautelato" nei confronti di TeleNorba quando ormai il caso era scoppiato, soprattutto per il suo valore di possibile "precedente", e le notizie in merito erano già uscite sui giornali.

Montrone ha successivamente ribadito con una nota ai dirigenti della squadra di calcio calabrese il proprio forte disappunto, affermando a sua volta che "di diritti criptati se ne parla per la prima volta nel fax a contratto già concluso. Noi abbiamo acquistato i diritti di trasmissione in chiaro (criptata chi la vedrebbeO) della partita Cosenza-Bari ed intendiamo, quindi, mandarla regolarmente in onda: Telenorba non è una pay-tv e non trasmette in criptato". Pare che Montrone, fra l'altro, avesse già ottenuto un buon riscontro in termini pubblicitari grazie all'esclusiva della partita in questione. Il Cosenza, tuttavia, assicura di avergli restituito i 10.000 Euro già pagati per la partita.

Sta di fatto che, a seguito della vicenda, la messa in onda in chiaro da parte di TeleNorba non è avvenuta, anche perché la Lega Calcio aveva diffidato l'emittente pugliese e il Cosenza Calcio dal realizzare l'operazione, vietando anche materialmente a TeleNorba di entrare nello stadio.

La Tv di Montrone, scottata dalla vicenda, grida comunque allo scandalo e, nel più recente dei comunicati stampa diffusi, afferma che si batterà in sede giudiziaria "contro un ingiustificato monopolio pagato con i soldi dei cittadini, con l'obiettivo di rendere libero e trasparente il mercato dei diritti sportivi, dal quale non possono essere escluse le Tv locali".

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