Crozza delle meraviglie su La7

Un programma che è apparso davvero centrato quello del comico genovese su La7 venerdì scorso, breve come in Tv non usa (purtroppo) più ma ‘intenso’, divertentissimo e premiato anche dal pubblico.

Durata giusta, di solo un'ora; ritmo perfetto e formato ideale, che valorizza il talento di Crozza, principalmente comico ma anche ottimo attore e valido cantante (non è un caso che abbia iniziato come comparsa, ancora adolescente, nelle opere liriche che venivano messe in scena nel “tempio della lirica” genovese, il teatro Carlo Felice di Genova). Tutte le doti artistiche del comico genovese vengono sfruttate nella confezione di un programma che tiene incollati al video e passa velocemente, facendo riflettere e divertendo.

Se in alcuni programmi precedenti i tempi erano un po' troppo “allungati”, a volte tropo tirati, tanto che Crozza aveva ospiti fissi in studio, in “Crozza nell'Italia delle meraviglie” i tempi ristretti permettono al comico genovese di fare un ottimo 'one man show', che regge tranquillamente. Il programma non è dispersivo ma tutto concentrato su di lui, la sua critica, la satira, i suoi personaggi, che, inquadrati su persone e fatti dell'attualità del Paese, suscitato un riso amaro.

Insomma, Crozza rende meglio se è solo e non accompagnato. Crozza propone nuovi personaggi della scena politica attuale, con i suoi leader e i suoi “guru” Casaleggio e Gori, tocca lo sport e quel limbo indefinibile in cui si muove un imprenditore “fashion” come Flavio Briatore.

Tra i momenti migliori dello show una nuova versione “gitana” di Crozza” che sembra trovarsi perfettamente a proprio agio in quei panni, nei quali torna frequentemente; dopo il successo di “Zapatero Zapatera” ha proposto sempre in versione Gipsy King un pungente “Pulcino Pio”.
Ma tra i nuovi personaggi, insieme ad un collaudato Roberto Formigoni, è sicuramente riuscito quel Flavio Briaotore-Crozza di “The ficients”, nel quale il comico dà il meglio di sè cogliendo in pieno “l'essenza “ del personaggio, di quel mondo da Billionaire che vi ruota intorno e facendo rivivere il ricordo di starlette come Ana Laura Ribas o Ivonne Sciò, passate in modo evanescente e leggerissimo nella Tv italiana.

Dietro ad ogni personaggio, ogni parte del programma, ogni gag c'è un lavoro accuratissimo di ricerca, di studio e di preparazione. E come nascono le puntate dello show, i personaggi e le idee l'ex attore del gruppo genovese dei “Cavalli Marci” lo ha spiegato a Gian Antonio Stella in una lunga intervista sul magazine del Corriere 'Sette'. “Leggiamo tutto, ritagliamo tutto. Poi cominciamo a discutere la mattina presto e andiamo svanti per ore a parlare di cose serissime. Io, Andrea Zalone, Vittorio Grattarola, Francesco Freyre, Alessandro Giuliano, Alessandro Rebecchi. Alla quinta (ora) iniziamo a cazzeggiare. E cazzeggiando viene fuori di tutto. L'importante è essere sempre ancorati alla realtà”.

Il programma ha raccolto 2.200.000 spettatori per un 7,7% di share che sembra destinato a crescere, confermando il comico genovese come una delle colonne portanti del palinsesto di La7.

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