Crozza fa sognare Discovery

Siamo sempre negli studi Infront di via Mestre a Milano, la produzione è sempre ITV Movie, c’è ancora la Silvano Belfiore Band e la squadra di fidati autori, con in primo piano Andrea Zalone, da tempo anche ‘spalla ideale’ delle performances di Crozza. Un po’ tutto è familiare, anche i giovani attori sono in buona parte ormai conosciuti e il pubblico - a occhio - attendeva impaziente solo di tornare a ridere di gusto, soprattutto ai danni dei politici, da sempre ‘nel mirino’ di una satira che non fa sconti e che colpisce, implacabile e irresistibile.

Eppure venerdì 3 marzo c’era qualcosa di davvero diverso nello show Tv di Maurizio Crozza, nuovo prima di tutto nel titolo, e alla fine quando il comico ha detto sollevato ‘E la prima puntata è andata…’, sembrava tutto meno che una frase ‘di rito’. Sì, probabilmente un po’ d’apprensione in tutto lo staff e in Crozza stesso c’era davvero, perché quell’imprevisto approdo su Discovery e sul nuovo canale generalista NOVE potevano anche sconcertare il pubblico del comico genovese, che su La7 (anche da Floris) lo vedeva continuamente, in perfetta ‘continuità’, in fondo, con una rete legatissima all’attualità e alla politica, dove sembrava ‘naturale’ avere una serata comica di classe, che svillaneggiasse proprio quei politici che quasi tutte le sere sono invece in onda, impegnati in furiosi dibattiti e in un’inesauribile promozione di se stessi, avendo sempre ben presenti le scadenze elettorali.

Come avrebbe reagito il pubblico di Crozza al trasloco su una rete così diversa, su un editore di stampo così nettamente ‘americano’, al nuovo legame con un canale ambizioso e intraprendente sì ma noto ai più per i tanti programmi del genere ‘factual’ messi in onda, non di rado con una buona dose di presunto ‘nuovo erotismo’ alla base? C’era il rischio di non capirsi e di non ritrovarsi.

Non è andata così, perché il pubblico Tv è sempre meno pigro di quel che molti ritengono e se ama un personaggio o un genere lo va a cercare, dovunque si sia trasferito. Certo, che c’entra Crozza con ‘Undressed’ o con i nudi di ‘L’isola di Adamo ed Eva XXX’, o con ‘Cucine da incubo’, o con ‘Alta infedeltà’? Crozza ha scelto allora saggiamente di partire parlando proprio di questo: la canzone introduttiva era basata manco a dirlo sulla Tv e sul canale NOVE che adesso lo ospita (la canzone potrebbe anzi diventare un ‘cult’ della rete) e il comico ha elencato i programmi di cui sopra in apertura, per dire ironicamente al pubblico e a se stesso: ‘Ma che ci faccio qui?’.

La risposta, indirizzata anche a moglie e figli, è stata brillante e (chissà) magari persino sincera: ‘Sono qui per Soldi’. Il pubblico pregustava già la sincera confessione di un brillante talento dello star system televisivo ma naturalmente c’era il gioco sotto, perché Soldi (maiuscolo) era in realtà Marinella Soldi, gran capo di Discovery Italia; con lei i colloqui preliminari sono peraltro andati bene, perché ‘lei ha saputo dire di no a Renzi che la voleva alla Rai’.

Autoironia apprezzabile per Crozza ma non era sufficiente, perché effettivamente c’era da ‘ambientarsi’ con la rete e con il suo pubblico e mica bastava una scenografia dove c‘era un bel 9 da tutte le parti, anche perché neppure si capiva del tutto se il nome del canale sia davvero maschile, come da promo, ossia sia ‘Il 9’, e non invece ‘La9’ o Tv9, come verrebbe più facilmente da dire, in coerenza con la rete di Sky ‘Tv8’.

Dunque, a causa di Soldi, Crozza è qui e darà probabilmente un nuovo volto a una rete che tenta in tutti i modi di dimostrare che non è solo quella di ‘Malattie misteriose’ ma anche quella di Max Giusti o di ‘Hidden Singer Italia’, o dei talent di cucina, ecc. ecc. Ed è proprio l’arrivo di Crozza ad autorizzare ora effettivi ‘sogni di gloria’, peraltro tutti da verificare.

Visto che era partito parlando di Tv, Crozza è andato avanti insistendo sul tema, trattato prima con un Cannavacciuolo (che sembrava anche un po’ Pavarotti, per la verità) alle prese con ‘Le giunte da incubo’, e con Virginia Raggi in particolare, poi con uno sberleffo al Belpietro di ‘Dalla vostra parte’. Ma non bastava ancora, perché ecco che è entrato in scena un irriverente e annoiato Mannoni, impegnato (si fa per dire) in una sgangherata ‘Linea notte’ del Tg3, in cui campeggiavano i soliti ‘radical chic’ Federico Rampini (in bretelle, forse fra le trovare migliori della serata) e Giovanna Botteri da New York (bello qui il trucco e parrucco, non riuscita invece l’imitazione, perché quella Giovanna riecheggiava semmai il famoso Luttwak da Floris, imitato ‘alla grande’ in altre occasioni).

Insomma, c’è da lavorarci, ma l’insieme è pur sempre gradevole.

Già, ma la politica? ‘Non voglio infierire su Renzi’ - ha detto Crozza introducendo finalmente l‘argomento nell’ultima parte dello show, intendendo chiaramente che il giovane ex Presidente del Consiglio ha già fin troppi guai da solo. Orlando sembra già nel mirino ma ecco che Crozza ha individuato la sua nuova vittima in Michele Emiliano, con i suoi mille volti e ruoli e le sempre nuove giravolte politiche. L’imitazione è partita bene, anche se siamo ancora lontani dai ‘miti’ (da De Luca a Razzi). Qui finalmente è entrata in scena anche la ‘spalla’ Andrea Zalone, un po’ in ombra in questa prima puntata.

A chiudere (è stata mantenuta saggiamente anche la durata di un’ora e mezza ‘lorda’ e la pubblicità non mancava, per l’ulteriore gioia di Discovery), e senza altri nuovi personaggi (speriamo sia ripreso almeno l’ormai mitico ‘leone da tastiera’), ecco i consueti ‘dietro le quinte’, ribattezzati ‘Le prove del Nove’, a ravvivare gli opportuni ricordi scolastici. Tuttavia, ancora una volta, non è questa la durata giusta per un palinsesto televisivo ‘standard’ e allora a Discovery si sono inventati la replica immediata ‘a rullo’, dalle 22.45 in avanti, utile anche per chi fosse arrivato in ritardo alla visione o non disponesse di DPlay.

 

Che dire di questa serata? Non si rideva magari a crepapelle, era ‘la prima’ in molti sensi e c’è scappato pure un incidente tecnico quando non è stata visualizzata una pagina del ‘Tirreno’ su ‘uomini, donne e cingalesi’ su cui il comico genovese voleva discettare. Crozza voleva in realtà probabilmente testare la ‘fedeltà’ del pubblico su NOVE e ha avuto una risposta entusiastica: 1.434.000 spettatori e 5.4% di share.

Numeri da sogno per Discovery, venerdì prossimo anche la tensione si sarà probabilmente molto allentata…

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