Tramite il decreto incentivi il Governo ha assegnato a Radio e Tv locali l’importo di 10 milioni di euro come incremento del fondo 448/92 gestito dal Ministero dello sviluppo economico. Ma sulle provvidenze restano solo promesse…
Vediamo cosa scrive il 'periodico' della FRT 'Radio&Tv Notizie“:
«“Abbiamo dato risposta all'Emittenza televisiva locale che soffre delle difficoltà dovute alla digitalizzazione che aumenta i costi per le emittenti piccole private locali”. Lo ha comunicato, nel corso della conferenza stampa successiva all'approvazione da parte del governo del decreto incentivi, il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha sottolineato che in questo modo "il Consiglio dei Ministri ha tenuto fede all'impegno assunto nei confronti del settore delle emittenti radiotelevisive locali".
L'intervento è da considerare "a ristoro parziale dei tagli operati sul fondo per l'emittenza. Si tratta - spiega Fitto - di un primo concreto segnale di attenzione che elimina ogni dubbio rispetto alla effettiva volontà del governo di sostenere un settore tanto importante per l'economia e la stessa vita democratica del Paese".
Il “primo concreto segnale” a cui fa riferimento il Ministro Fitto, consiste nell'aver assegnato, tramite il decreto incentivi, a radio e tv locali l'importo di 10 milioni di euro come incremento del fondo 448/92 gestito dal Ministero dello sviluppo economico. In realtà si tratta di un ripristino parziale del suddetto fondo che, rispetto dotazione originaria di €150 milioni, era stato ridotto dai tagli previsti dalla finanziaria 2009. Dopo alcuni interventi di “recupero” il fondo, con i €10 mln di venerdì scorso, è stato portato, per il 2010, a €142 mln. L'obiettivo è stato raggiunto grazie all'interessamento personale del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e di alcuni parlamentari, tra cui il Sottosegretario Paolo Romani, l'On. Ignazio La Russa, il Sen. Alessio Butti, l'On. Davide Caparini e altri esponenti della maggioranza e dell'opposizione.
A tutti va il ringraziamento della FRT che auspica un intervento responsabile anche sulle irrisolte problematiche delle provvidenze all'editoria, nell'immediato con il ripristino dei fondi relativi al 2009 e poi attraverso la riforma organica del Regolamento sull'editoria. Il mondo politico sa bene che le emittenti locali rappresentano un tassello insostituibile del pluralismo, della libertà di opinione e di informazione su cui si fonda la democrazia. Per queste ragioni siamo fiduciosi che le soluzioni al problema verranno trovate».
Tuttavia le cose ancora non vanno bene e lo certifica la dichiarazione di Roberto Giovannini della FRT Radio:
«La decisione del governo di aumentare la dotazione del fondo 448/92 non soddisfa l'Associazione Radio della FRT che, attraverso il Presidente Roberto Giovannini, invita le emittenti radiofoniche associate “a continuare con maggior vigore nella protesta, proprio alla luce del provvedimento adottato venerdì scorso dal Governo cha ha aumentato di 10 milioni di euro il fondo della 448, elargendo in tal modo solo le briciole alla radiofonia (anche a quella che non fa informazione), ignorando il capitolo ben più vitale delle provvidenze all'editoria”. Giovannini auspica che anche per queste ultime - “con la stessa celerità con cui si è provveduto ripristinare parte dei fondi destinati alla 448 - il governo trovi analoghe soluzioni a carattere definitivo”.
Nel frattempo il 18 marzo scorso duecento radio locali di tutta Italia hanno protestato in diretta contemporanea contro il taglio dei fondi a sostegno dell'editoria. La clamorosa forma di protesta delle radio locali italiane è iniziata giovedì scorso alle 12,30 con la messa in onda di uno spot per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla problematica. ?L'iniziativa, promossa dall'agenzia di stampa Area, arriva dopo quella - tuttora in corso - intrapresa dell'Associazione Radio FRT che per prima ha reagito concretamente alla decisione del governo di tagliare i contributi all'editoria, attraverso la messa in onda di un proprio spot di protesta sul tutto il territorio nazionale».
Continuano intanto le promesse, però “a scadenza” e dunque per cose “programmate per i prossimi mesi”. Sentite il viceministro Paolo Romani nelle dichiarazioni raccolte dal sito key4biz.it:
«Entro l'estate dovrebbe arrivare un provvedimento attuativo del Governo per sbloccare i fondi del Ministero per lo Sviluppo destinati alle radio e alle televisioni. È il parere del viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, che ha aggiunto: “Riportiamo in seno allo Sviluppo Economico fondi che appartenevano al dipartimento per l'editoria. Si tratta del recupero di alcune risorse, una iniziativa da me fortemente voluta, parliamo di una cifra intorno ai cento milioni di euro”.
In parte, questa somma verrà recuperata con un provvedimento ad hoc, per cui è probabile che ciò avvenga entro l'estate.
Il presidente di Aeranti, Marco Rossignoli, ha accolto con favore le dichiarazioni di Romani, e s'è detto fiducioso su una iniziativa di governo a favore di radio e tv, grazie all'impegno del ministero dello Sviluppo. “Ma è da Bonaiuti e dal Dipartimento per l'Editoria - ha precisato Rossignoli - che attendiamo le vere buone notizie e un impegno concreto per tutto il settore”…
(E) Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha commentato che questi 10 milioni serviranno a ridare slancio al settore radiotelevisivo locale in questa fase delicata di passaggio al digitale.
“In un momento difficile per l'economia italiana e per tutta l'Europa, il Governo ha cercato comunque di venire incontro ai problemi del settore radiotelevisivo, così come avevamo già fatto per il cosiddetto 'diritto soggettivo' nei confronti dei quotidiani e dei periodici delle cooperative di giornalisti, delle associazioni Onlus, religiose e laiche, e delle forze politiche".
Dieci milioni sembrano comunque insufficienti a 'salvare' le testate colpite dal Milleproroghe e comunque resta esclusa la stampa italiana all'estero e quella delle associazioni dei consumatori.
"Spiace constatarlo ma resiste una incomprensibile discriminazione nell'attribuzione dei fondi a sostegno degli organi d'informazione', ha sottolineato il segretario Fnsi Franco Siddi.
Per il segretario rimangono “le difficoltà nell'area delle radio locali determinando scompensi nei vasi comunicanti delle agenzie di stampa e di settore collegate. Chiediamo al parlamento che in sede di conversione si trovino le opportunità perché‚ il governo ripristini finanziamenti tagliati con il Milleproroghe e dia risposta coerente ai deliberati nell'aula del Senato e della Commissione cultura della Camera”».