De Agostini e Carlotti nella tv spagnola

Il gruppo italiano, sempre più attivo sul fronte dei media, affida all’esperto (di Spagna) Maurizio Carlotti l’importante investimento fatto con Planeta nella Tv privata Antena 3, ceduta parzialmente da Telefonica.

Il gruppo editoriale novarese De Agostini si è aggiudicato assieme al gruppo iberico Planeta il 25,1% di Antena 3, la seconda emittente iberica. Il CdA di Telefonica, società che possiede il 60% dell'emittente, ha infatti deciso di accettare l'offerta presentata proprio da Planeta e di distribuire contemporaneamente fino a un massimo del 30% di Antena 3 ai propri azionisti come dividendo.

L'ingresso dei nuovi soci in Antena 3 avverrà sulla base di una valorizzazione complessiva di 1,45 miliardi di euro della società, che lo scorso anno ha fatturato 637 milioni e ne ha persi 30.

Questo dovrebbe significare che De Agostini e Planeta, che per l'occasione creeranno una nuova società destinata a detenere la partecipazione, si preparano a pagare 362 milioni di euro, appunto per il 25,1% del canale.

Alla fine De Agostini potrebbe comunque finire in minoranza all'interno della nuova società con gli spagnoli, ai quali il gruppo italiano è già legato in una joint-venture paritetica che si chiama Dea Planeta. Saranno loro, tuttavia, i nuovi azionisti di maggioranza relativa, visto che nel libro soci figurano oggi, per citare le posizioni più significative, il Santander Central Hispano con il 18% e la Rtl del gruppo tedesco Bertelsmann, con il 17,2%.

Un ruolo di primo piano nella nuova avventura televisiva spetterà a Maurizio Carlotti, oggi amministratore delegato della Dea Communications, la subholding della De Agostini che si occupa di contenuti per la comunicazione, ex capo di Mediaset, che torna in Spagna dopo aver guidato, risanato e portato al successo anni fa TeleCinco. Proprio Carlotti, che ha seguito in prima persona tutta l'operazione, è infatti in pole position per ricoprire la carica di amministratore delegato di Antena 3.

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