Dopo le vicissitudini legate alle intercettazioni telefoniche su un presunto accordo Rai-Mediaset su alcuni aspetti della gestione delle due aziende, Deborah Bergamini centra l’obiettivo dell’approdo in Parlamento.
L'uscita di scena dalla Rai è stata liquidata a Deborah Bergamini con 390.297 euro. La cifra, indubbiamente ragguardevole ma forse conforme agli standard della Rai, è stata corrisposta alla giornalista ed ex assistente di Silvio Berlusconi per soli cinque anni come dirigente Rai ed è stata riportata a 'Repubblica' con tanto di fotocopia del relativo 'cedolino'. Sempre 'Repubblica' aveva rivelato a suo tempo i contenuti delle intercettazioni riguardanti la Bergamini nell'ambito dell'inchiesta sulle vicende del 'sondaggista fallito' Luigi Crespi.
La Bergamini era approdata alla Rai dallo 'staff' di Berlusconi nel 2002, con Alessio Gorla storico fondatore di DI e poi "uomo" dei palinsesti Rai durante l'ultimo governo Berlusconi; era stata vice direttrice e successivamente direttrice del marketing strategico. È stata anche nel Cda di Rai Trade e nel Consiglio di Amministrazione di Newco Rai International.
La Bergamnini era stata sospesa dalla sua carica alla fine dello scorso anno in seguito allo scandalo delle intercettazioni di cui sopra. Successivamente la stessa Bergamini, che ha sempre negato sue responsabilità nella vicenda, aveva dato le dimissioni dall'azienda.
Ora Deborah Bergamini è una parlamentare del Pdl, dopo essersi candidata in Toscana, ma - sorpresa delle soprese - si è parlato di lei anche come nuova portavoce di Silvio Berlusconi in tandem addirittura con Daniele Capezzone.