Deborah Bergamini ha lasciato la Rai

Il rapporto di lavoro tra la Rai e Deborah Bergamini si è chiuso con un accordo consensuale. E l’ex direttore del Marketing Strategico Rai ora si dedica al suo blog.

Deborah Bergamini, direttrice del marketing strategico della Rai e coinvolta in uno scandalo-intercettazioni a novembre, ha lasciato ufficialmente la Tv di stato dalla fine del mese scorso, dopo essere stata sospesa temporaneamente. "La Rai e la dottoressa Deborah Bergamini hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con effetto dal 31 gennaio" - si legge in uno stringato e asettico comunicato di viale Mazzini.

Da una serie di intercettazioni - pubblicate lo scorso anno da 'Repubblica' e allegate all'inchiesta sul fallimento della Hdc - negli anni del governo Berlusconi Rai e Mediaset si sarebbero scambiate informazioni sui palinsesti, concordando le strategie informative nel caso di grandi eventi di cronaca e orchestrando i resoconti della politica (in occasione delle elezioni del 2005).

Il quotidiano pubblicò telefonate tra la Bergamini (coinvolta assieme ad altri dirigenti Rai nella vicenda), ex-assistente personale di Silvio Berlusconi, e Niccolò Querci, anche lui ex assistente del leader di Forza Italia e all'epoca dei fatti numero tre delle Televisioni Mediaset.

La Rai aveva sospeso la Bergamini, direttore del Marketing Strategico di Viale Mazzini, nel novembre scorso. Bergamini era stata anche convocata dall'Ordine dei Giornalisti di Milano presso cui è iscritta come giornalista professionista.

Immediatamente dopo il fatto di cronaca la Bergamini aveva aperto un suo blog, www.deborahbergamini.it, mediante il quale si difendeva dalle accuse.

In realtà la Bergamini era già presente sul web (Second Life) come "Cartimandua, Regina dei Celti". Personaggio eliminato per dedicare tempo al nuovo blog: "Cartimandua non c'è più - scriveva la Bergamini - . Era un personaggio di fiaba, abitava un territorio libero, immaginario. Quello in cui ogni tanto mi piaceva fare qualche incursione di pOEsia e gioco. Ma gli accadimenti degli ultimi giorni, le intercettazioni pubblicate su 'Repubblica' e su altri giornali e la bufera che ne è seguita non mi consentono più di rifugiarmi in un mondo di sogno, per quanto pOEtico. Come ho detto qualche giorno fa al Tocqueville Party, oggi sono una persona diversa, e credo che quanto accadutomi nei giorni scorsi mi abbia cambiato per sempre. Così Cartimandua lascia il posto a Deborah Bergamini. E il mondo di Keltia, nel quale ogni tanto mi rifugiavo in cerca di libertà, deve lasciare spazio al mondo reale, quello in cui ho deciso di combattere in prima persona, per affermare il diritto - conclude - di difendere la mia dignità di individuo e la mia voglia di disegnare un futuro che mi piaccia".

Ma quali sono i motivi per i quali ha lasciato la RaiO In un articolo intitolato "Da oggi non vado più in uffio", che pubblichiamo di seguito, Deborah Bergamini aveva dato qualche indicazione delle sue intenzioni (oggi, invece, parla sul blog di politica interna e internazionale):

"Da oggi non vado più in ufficio, dopo cinque anni di lavoro per la Rai. Solo per la Rai. Ciò che mi si è scatenato addosso in questi giorni è basato sul nulla. Sintesi di brogliacci interpretati e decontestualizzati da alcuni giornali. È bastato questo per ritrovarmi al centro di un frettoloso linciaggio mediatico. Perchè ho aperto un blog, mi hanno chiesto. I commenti che leggete in questo blog sono solo una parte della marea di quelli che sono stati postati in questi giorni. Molti sono di solidarietà. Moltissimi di insulti. Per me è stato molto istruttivo leggerli. Credo, oggi, che molto del livore che si è scatenato sia anche il frutto di un modo malato di fare informazione. È il caso di fermarsi a riflettere. Tutti quanti.

Ai tanti che mi domandano conto degli attacchi che mi sono stati rivolti, posso solo dire di andare a vedere i dati di ascolto della Rai negli ultimi cinque anni e le registrazioni di cosa è andato veramente in onda nei giorni della morte di Papa Giovanni Paolo II e delle elezioni amministrative del 2005. Ma quale collusioneO Ma quali "inciuci"O La cosa che mi dispiace di più è che si sia detto che non ho voluto "collaborare" con l'Azienda sull'intera vicenda. È vero proprio il contrario. Ho solo chiesto di entrare nel merito non sulla base di articoli di giornale ma degli atti ufficiali che starebbero all'origine di quegli articoli. Infatti ho chiesto alla Procura di Milano di poter acquisire questi documenti. Li porterò a Viale Mazzini, non solo per fare chiarezza sulla mia posizione, ma anche per difendere la Rai dai teoremi inventati. Deborah

P.S. Lo devo confessare, sento un po' la nostalgia del mio blog di Cartimandua. Forse anche io sono stata frettolosa".

Poi, la decisione di lasciare l'azienda.

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