Decoder unico: sarà oscuramentoO

Ci siamo: è l’ora delle decisioni per Enzo Cheli e per l’Authority, che sul problema del decoder unico rischiano molto in termini di credibilità e di immagine.

Mai quanto Tele+ e Stream, però, che... rischiano tutto, proprio tutto, se è vero che l'oscuramento non è più un'ipotesi impossibile e diventa anzi, almeno come reale possibile "spauracchio", uno scenario concreto.

Inutile tornare sull'analisi del problema e delle colpe (che certamente non vanno assegnate in una sola direzione, perché anche il Governo non ha avuto un comportamento ineccepibile in questi mesi...) e spiegare ancora una volta come si sia arrivati fin qui.

Fatto sta che siamo a un punto quasi di "non-ritorno", dopo una melina durata mesi che nessuno ha saputo o voluto sbloccare.

Più interessante e intrigante l'idea di analizzare "cosa ci sia dietro".

Vita e almeno una parte del centro-sinistra un'ipotesi ce l'hanno: è il "cattivo" Murdoch - con il partner Telecom, che ha intanto fatto la pace con Berlusconi dopo il "caso Tmc", consenziente o "assente" - a cavalcare il degenerare della situazione, per imitare ciò che fece Berlusconi quando i "pretori" oscurarono Canale 5, molti anni fa.

In sostanza, il progetto di Rupert sarebbe quello di farsi oscurare, per cavalcare poi la probabile prorotesta dei telespettatori (tifosi) e, sull'onda dell'emotività, ottenere la riaccensione e una legge che cancelli l'obbligo del decoder unico.

Una ricostruzione della situazione affascinante, anche se magari con qualche punta di "romanzo": Murdoch è sicuramente aggressivo ma questo "Rischiatutto" sull'Italia, se davvero è stato preso in considerazione, varrà davvero la pena di condurlo avantiO E quante probabilità di successo avrebbe, a fronte di rischi così grandiO

Meglio allora stare ai fatti e vedere che cosa succederà.

In Italia, si sa, le soluzioni in extremis, sull'orlo del pecipizio, sono sempre quelle più frequenti...

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