Sul provvedimento, all’esame della Camera, è appena stata posta la fiducia. Intanto in Commissione erano state approvate norme favorevoli alle Tv locali.
Sul periodico della Frt 'Radio & Tv Notizie' (l'ultimo prima della pausa estiva) si leggeva ieri questa incoraggiante notizia:
«Le commissioni riunite I° (Affari Costituzionali) e V° (Bilancio) della Camera hanno approvato l'emendamento 61.35.3 a firma degli onorevoli Di Gioia, Palese, Gianmanco, con il quale sono stati scongiurati i tagli (19 milioni nel 2013 e 7,4 milioni a valere dal 2014) ai fondi della L. 448/98 previsti dall'art. 61 del "Decreto del fare". Lo stesso emendamento, qualora venisse approvato anche dall'Aula, prevede anche l'incremento dei fondi delle misure di sostegno previste dalla L. 448/98 per gli anni 2013, 2014 e 2015».
Si tratta ora di vedere che cosa succederà con la fiducia e le conseguenti roventi polemiche. La stessa Frt aveva in precedenza emesso un comunicato su un altro aspetto giudicato positivo del provvedimento:
«Il Presidente dell'Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, esprime viva soddisfazione per l'approvazione, da parte delle Commissioni riunite I° e V° della Camera, di un emendamento all'interno del 'Decreto Fare' che rende giustizia alle Tv locali private delle loro frequenze poiché destinate ai servizi LTE.
Oltre al grave danno economico subito dalle imprese, queste ultime, in assenza di un chiarimento del legislatore, dopo aver percepito un indennizzo più che modesto, si sarebbero trovate a pagare nel corso dell'esercizio un'onerosa imposta sul riconoscimento del danno subito.
“Finalmente - ha dichiarato Giunco dopo numerosi e inascoltate sollecitazioni rivolte nel corso dell¹ultimo anno al c.d. "governo dei tecnici" questa volta, grazie soprattutto alla sensibilità, alla competenza e all¹impegno del Viceministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà e all'interessamento del Vice ministro all'Economia, Luigi Casero, le nostre istanze sono state riconosciute; l'auspicio è che anche nel prosieguo dei lavori in aula ci sia la stessa sensibilità e attenzione dimostrata in Commissione ed in particolare dai firmatari (Francesco Boccia, Francesco Paolo Sisto e Massimo Enrico Corsaro)”.
Grazie al provvedimento approvato le emittenti televisive locali, a fronte delle somme incassate a titolo di 'misure economiche di natura compensativa' hanno la possibilità di optare per il differimento della loro imposizione in più esercizi e non nell'esercizio dell'incasso dell'indennità risarcitoria.
“Oltre a rendere giustizia alle circa 140 imprese - continua Giunco - a cui sono state sottratte le frequenze di trasmissione, l'atto del governo denota finalmente un'attenzione verso un comparto che negli ultimi anni è stato caratterizzato dall'assenza di dialogo con le istituzioni governative. L'apertura dell'attuale esecutivo, il cui principale merito va riconosciuto al Viceministro Catricalà, fa ben sperare circa la possibilità di procedere al riassetto condiviso del sistema televisivo locale sfinito dalla crisi e dalla disattenzione degli ultimi anni"».