Ecco la dichiarazione di Piero De Chiara, Presidente DGTVi, a seguito della relazione di oggi del Presidente dell’AGCOM Calabrò e della riunione odierna del CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale), presieduta dal Ministro Gentiloni.
«La relazione del presidente AGCOM e i lavori odierni del Comitato Nazionale Italia Digitale sono tappe importanti nel percorso italiano verso il digitale televisivo - ha detto Piero De Chiara, Presidente di DGTVi - . L'AGCOM ha dimostrato di poter essere non solo un elemento di garanzia, ma anche un soggetto propulsore. Il calendario tracciato da Calabrò per il piano delle frequenze e l'attribuzione ai fornitori di contenuti indipendenti del 40% della capacità trasmissiva costituiscono uno stimolo per il Governo e le imprese a fare la loro parte. La pianificazione isofrequenziale elimina la ridondanza tipica dell'analogico e consente una gestione efficiente dello spettro, liberando spazio per nuovi servizi nel rispetto degli investimenti fatti.
Il forte richiamo di Calabrò all'abbandono dell'analogico per aree geografiche è un'indicazione che DGTVi condivide e si augura possa essere recepita anche nei lavori della Camera sul DDL Gentiloni.
Vanno in questa direzione anche le decisioni odierne del CNID, presieduto dal Ministro Gentiloni, che ha fissato nella prima metà di novembre lo spegnimento dei segnali analogici di Rai2 e Rete 4 in tutta la Sardegna e ha confermato l'abbandono definitivo dell'analogico di tutte le reti, in tutta la regione, il prossimo primo marzo.
Ci sono tutte le premesse affinché nei prossimi mesi vengano fissate le date di abbandono analogico in altre regioni e vengano lanciati e adeguatamente promossi nuovi canali degli editori già attivi e di nuovi entranti. La collaborazione tra imprese, governo e AGCOM può consentire all'Italia di rientrare nel gruppo di testa dei grandi Paesi europei impegnati nel passaggio al digitale».