Diario da Kosice

Iniziamo un resoconto più o meno giornaliero dal Festival delle Tv Locali europee in corso a Kosice, in Slovacchia.

La giornata comincia bene. Il 2 a 0 della nazionale di calcio contro la Francia mi mette al riparo da ogni commento ed eventuali domande dei colleghi francesi che sono presenti a questa 14 edizione dell`International Festival of Local Tv Broadcastsers con alcune loro produzioni. Questo dimostra che, calcio a parte, i cugini francesi non hanno timori a scendere sul campo del confronto e della competizione e a misurarsi con le produzioni delle Tv locali degli altri Paesi che da anni affollano il Golden Beggar e, magari, riescono a portarsi a casa anche qualche premio.

In questo spaccato di mondo delle Tv locali di tutta Europa, preso da crisi economiche un po' comuni a tutti, aspettative nei confronti delle nuove tecnologie e speranze per le piccole Tv di quei Paesi che sono da poco entrati a far parte della famiglia europea, a Kosice é sempre piacevole incontrare vecchi amici ma soprattutto scambiare idee, opinioni e pensieri sulla situazione delle Tv in Europa o dei terremoti geopolitici che hanno toccato e qualche volta sconvolto alcuni Paesi.

La giornata di ieri si é aperta con la proiezione dei primi otto filmati. Seppur toccando temi forti e di impronta sociale, come la disabilità ('The grain of my hope', RTV Vojvodina), la sicurezza ('Nobody but us', Tv Intex Baranovici, Bielorussia) o le condizioni di povertà e difficoltà sociale alla quale sono condannati molti abitanti dei Paesi europei ('Humoresque' di Tv Etalon Romania), o altri temi, come quello trattato in 'Polish Cultural Convoy' di Telewizija Polska Sa Oddzial di Katowice (Polonia), in genere nelle produzioni dei Paesi dell'Est Europa si tende a fare i conti con alcuni aspetti della vita sociale che sono conseguenza delle politiche dei vecchi regimi, ma anche con la volontà, in una sorta di elaborazione del lutto, di buttarseli alle spalle e guardare al futuro europeo.

Toccante e venata da una sensibile e rispettosa forma d'umorismo la storia di Maria e del suo compagno (Romania). Maria dopo 30 anni di lavoro in una fattoria collettiva durante il regime comunista rumeno vive con il suo compagno e con quello che le ha lasciato una vita di stenti, lavorando nel sistema delle collettivizzazioni: niente da fare. È così che i due approfittano di una norma europea che prevede un bonus di 200 euro per le coppie che decidono di sposarsi. Apparentemente niente di anomalo, se non che Maira ed il suo compagno hanno rispetitvamente 94 e 78 anni e stanno insieme da una vita senza mai essere stati sposati. I soldi servono per il loro funerale.

I temi trattati nelle Tv dell`Europa Occidentale sono meno impegnati e meno drammatici, piu orientati a raccontare i sogni ed il quotidiano delle persone, come 'Cuty Moments' di Oog Tv (Olanda), in cui un giornalista gira per un piccolo villaggio parlando con la gente ed andandosi a cercare delle storie di vita, oppure 'The gruff' di France 3 Lyon, che a 40 anni di distanza dal '68 intervista alcuni suoi protagonisti traferitisi altrove. Gli ex sessantottini fanno un bilancio di quegli anni e di quello che fu la rivoluzione sessantottina e rispondono alle domande: chi erano quei sognatori, cosa fanno oggi e soprattutto hanno realizzato i loro sogniO

Due le produzioni della Slovacchia, la prima è 'There will be 1 tunnel - 2 notes more about Mergancy' di un giovane autore, la seconda è 'Prison in the West', a carattere storico: racconta la storia di alcuni uomini che all`eta di 15/17 anni furono reclutati come bambini-soldati sotto il regime hitleriano. Da un regime all'altro, augurandosi che il cerchio sia finalmente chiuso.

Elena Romanato

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