Per Mediaset è ora di scegliere e al momento, a poche ore dalla nuova scadenza, sembra possibile l’uscita dalla pay-tv Tv spagnola, a tutto favore di una Telefonica decisa a essere padrona della situazione nel suo Paese ma magari anche a investire in Italia in Premium.
Telefonica sarebbe pronta a rilanciare per ottenere la quota di minoranza di Digital+ nelle mani di Mediaset e, a sorpresa, sta ragionando su un futuro ingresso in Premium. Sono queste, secondo quanto risulta all'agenzia Radiocor, le valutazioni sul tavolo del gruppo iberico, che ha in corso una trattativa con Mediaset per il riassetto della pay-tv D+ (Digital Plus) che si dovrebbe concludere entro domani, 4 luglio.
Domani infatti scade il termine (prorogato) delle prelazioni previste dagli accordi parasociali di Digital+ per il riassetto azionario della pay-tv spagnola tra Prisa, Telefonica e Mediaset e le parti, come confermato l'altra sera alla consueta presentazione dei palinsesti autunnali di Mediaset dallo stesso Pier Silvio Berlusconi, hanno in corso serrati colloqui per arrivare a definire un'intesa entro questa data.
Gli spagnoli, a quanto riferiscono fonti finanziarie, sarebbero pronti a rimettere sul tavolo non meno di 355 milioni per ottenere il 22% di D+ in mani italiane arrivando al controllo totalitario della società. Le dichiarazioni di Piersilvio nel corso della serata mondana (rivolta soprattutto al mondo della pubblicità) di martedì sono sembrate, per quanto non esplicite, rivolte a un possibile disimpegno di Mediaset dalla pay-tv spagnola (non certo dal gruppo di Telecinco né da Publiespana, però, naturalmente) accettando le offerte di Telefonica. Se così fosse, ci sarebbe un'iniezione di liquidità nel gruppo milanese, utile per fronteggiare le nuove forti spese per il calcio. La Borsa ha sposato questa interpretazione, considerando Mediaset ben piazzata dopo la dura lotta con Sky per il campionato, e ha fatto crescere bene il titolo in questi giorni.
La salita al 100% di D+ da parte di Telefonica costituirebbe una risposta a tre diverse esigenze.
In primis, annullerebbe il rischio di un arrivo di Al Jazeera in Spagna (temuto dal governo di Madrid) in caso di alleanza tra Cologno e il Qatar. In secondo luogo permetterebbe a Telefonica di strutturare in totale libertà la propria offerta di pay-tv sfruttando le varie piattaforme tecnologiche del gruppo.
In terzo luogo, l'incorporazione di D+ nel gruppo farebbe scattare crediti fiscali molto consistenti che alcune fonti stimano in qualche centinaio di milioni.
Se la soluzione del nodo spagnolo è la priorità di Telefonica in questa trattativa, i colloqui delle ultime due settimane hanno fatto emergere nuove strade di collaborazione tant'è che - in ambienti vicini al gruppo iberico - si sottolinea l'atteggiamento di apertura nei confronti del gruppo italiano nonché la volontà di arricchire la propria offerta televisiva attraverso delle partnership. In Spagna dunque l'asse Telefonica-Mediaset proseguirebbe sotto il profilo industriale, in Italia invece potrebbe aprirsi nelle prossime settimane un nuovo scenario anche con risvolti finanziari.
Telefonica sta prendendo in considerazione l'ipotesi di investire in Premium arrivando a detenere una piccola quota nella Tv a pagamento italiana. L'ingresso - su cui sia Telefonica sia Mediaset non commentano - non precluderebbe l'intervento di Al Jazeera (che Telefonica non vuole arrivi semmai in Spagna, come abbiamo visto), da più parti indicato come l'investitore più interessato a recitare da protagonista nel riassetto di Premium. Un riassetto in cui l'eventuale ruolo di Telefonica resta tuttavia tutto da discutere, al momento.
E infine non sarebbe preclusiva, almeno per ora, la forte presenza di Telefonica nel capitale di Telecom Italia, che ha stretto di recente un'alleanza con Sky.
Ieri sera, venerdì 4 luglio, la conferma ufficiale: il 22% di Mediaset di Digital+ va a Telefonica per circa 355 milioni, tutto sommato.