L’emittente varesina, che festeggia i suoi 34 anni, è la prima stazione italiana a testare il sistema digitale FmeXtra in modulazione di frequenza, trasmettendo in simulcasting analogico e numerico.
Vediamo i particolari di questa importante notizia riprendendo quanto scritto dal sito www.newslinet.it:
«Negli studi della oldies station e sul trasmettitore principale (103,4 MHz da Campo dei Fiori) sarà installato un nuovissimo sistema innovativo americano similare al più noto IBOC, ma provvisto di innovative e sostanziali differenze in termini di prestazioni e caratteristiche tecniche.
Il sistema è in grado di diffondere, oltre al tradizionale analogico, anche due ulteriori alternativi programmi digitali in stereofonia, sfruttando la banda di frequenze compresa tra 61 e 98 KHz, ora inutilizzata, ed inserendo a bassissimo livello un canale digitale codificato.
Con questo segnale digitale, gestito via software possono essere trasmessi 2 canali stereofonici o 4 monofonici o un mix tra le due cose. Lo standard attuale di stereofonia ed RDS del tx viene integralmente preservato rendendo così il sistema perfettamente compatibile con le attuali trasmissioni analogiche. I ricevitori, di costo abbordabilissimo, saranno disponibili sul mercato italiano nelle prossime settimane.
Un regalo, quindi, innovativo e tecnologico perfettamente in linea con la tradizione radiofonica di "lungo corso" della Radio. Sulla frequenza 103.400 saranno irradiate anche Chic Fm (già in analogico nel Canton Ticino) ed un nuovo format di sicuro interesse».
E c'è dell'altro, come riporta l'altro sito Radio Passioni:
«Massimo Caracciolo, che per Rete Otto di Varese sta seguendo la sperimentazione FMeXtra, non è un grande fan di Eureka 147. «La scelta dei canali su cui operare è apparsa subito discutibile - dice - e uno standard sperimentale che impiega quindici anni a decollare, per me non decollerà mai.» Invece, l'idea di uno standard in band è sempre stata più accattivante. Ma quale tra le varie possibilità oggi proposte dal mercato e dagli organismi standardizzatoriO Il DRM, oltre a essere di là da venire nella versione FM, non è molto sexy per una stazione commerciale. HD Radio di Ibiquity è robusto e consolidato, soprattutto dà la possibilità di mescolare facilmente vecchi e nuovi segnali, per non perdere gli ascoltatori e avere comunque la possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo. Ma ha un'occupazione di banda che richiede le rigide protezioni tra una stazione all'altra osservate negli USA e nelle nazioni civili europee.
Ecco che in questo quadro poco incoraggiante si inserisce una piccola startup americana, Digital Radio Express, poco conosciuta ma con una proposition interessante da fare. «Un sistema digitale che cambia molto poco per chi lo deve trasmettere, un encoder e poco altro, e di cui le normali radio analogiche non si accorgono neppure - dice Caracciolo - . Ma per chi acquista una radio FMeXtra, c'è la possibilità di ascoltare fino a un paio di canali stereo in più o quattro monofonici, con una qualità interessante. FMeXtra, infatti, sfrutta un principio già noto alle stazioni che modulano in FM: quello di inserire il flusso digitale negli spazi di spettro lasciati liberi dalle componenti monofoniche e stereofoniche (i segnali L+R e L-R) e già occupati attualmente dalle informazioni RDS. In America il sistema delle cosiddette sottoportanti (SCA viene attualmente usato da qualche stazione per diffondere canali audio analogici a bassa qualità, tipicamente la "muzzak" degli ascensori».
"La proposta di FMeXtra mi pare l'unica che possa davvero salvaguardare quello che gli editori radiofonici hanno già. Dalle prove di laboratorio che ho avuto modo di studiare il sistema funziona anche con una modulazione molto bassa della sottoportante, a 35 dB, sotto il segnale principale. Anche la resistenza nei confronti delle perturbazioni e interferenze mi sembra buona, così come l'immunità dai disturbi sul proprio segnale analogico"».