Diritti del calcio: la situazione si complica

Non sarà semplice sciogliere il nodo dei diritti Tv sul campionato di calcio. Le indiscrezioni sulle offerte presentate indicano che Sky e FoxSports potrebbero aver messo all’angolo Mediaset, che però avrebbe prevalso per un pacchetto. E ci sarebbe il ‘rischio monopolio’…

In queste ore arrivano parecchie indiscrezioni sulla fondamentale partita dei diritti Tv del campionato di calcio per le prossime stagioni. Poiché la posta in palio è altissima, si capisce come la questione sia adesso ingarbugliata e anche se di confermato non c'è nulla, non si possano certo aspettare lontane 'comunicazioni ufficiali' sulle buste e le offerte presentate. Tutt'altro scenario, insomma, rispetto a quanto accaduto qualche anno fa, quando le cose si chiusero rapidamente e senza molte tensioni, con le aggiudicazioni prevedibili (Sky sul satellite e su tutte le partite, Mediaset sul digitale terrestre per le squadre migliori). Finora Sky pagava buona parte del totale e Mediaset se la cavava senza molti danni. Ma la mossa del Biscione sulla Champions League ha riacceso tutte le tensioni, con grande gioia di Infront e Lega Calcio, che però ora devono anche dimostrare di saper gestire la partita durissima che si sta disputando e che è solo al primo tempo.

Le indiscrezioni pubblicate da www.repubblica.it indicano lo scenario che segue:

“Dopo l'apertura delle buste con le offerte, la Lega e l'advisor Infront potrebbero già procedere all'assegnazione - con una ripartizione dei beni tra Sky e Mediaset - con l'immediata convocazione dell'assemblea delle squadre di calcio. Invece, pare vogliano prendere tutto il tempo necessario per valutare le proposte dei concorrenti. Anche perché sulle offerte presentate c'è più di un giallo: a cominciare dalla proposta del Biscione, che sarebbe condizionata all'aggiudicazione di tutti i pacchetti. Una clausola non ammessa dal bando di gara.

All'indomani dell'apertura della buste, quindi, Sky si sarebbe aggiudicata i pacchetti A e B, quelli per la trasmissione sul satellite e sul digitale delle migliori 8 squadre della Serie A. Mediaset avrebbe messo le mani sul lotto D, quello esclusivo relativo alle altre 12 squadre di A, mentre FoxSports avrebbe presentato l'offerta più alta - ma inferiore ai 66 milioni richiesti - per i diritti accessori, come le interviste (lotto C). Nessuno, invece, si è mosso per il canale internet. Eppure la situazione, per quanto chiara, rischia di essere molto più complicata, al punto da richiedere l'intervento dell'Antitrust.

Sky ha messo sul piatto circa 750 milioni di euro l'anno contro i 561 milioni che paga oggi per i lotti più pregiati. D'altra parte, l'ad della società, Andrea Zappia, ha sempre spiegato che l'esclusività di un prodotto ne determina anche il valore…

A Cologno Monzese non sono certo rimasti a guardare. Il Biscione ha presentato quattro offerte: due per il pacchetto B, ma nessuna ha pareggiato quelle di Sky. Mediaset, però, all'interno di una proposta complessiva da circa un miliardo di euro l'anno ha messo sul piatto 300 milioni per il lotto D. Tutto fatto? Neanche per sogno: l'offerta sarebbe vincolata all'aggiudicazione anche di A e B. Una clausola non prevista dal bando di gara, ma destinata a far discutere. In seconda posizione per D è arrivata FoxSports, seguita da Eurosport.

A questo punto, la Lega Calcio si trova davanti a un bivio delicato: ignorare la clausola di Mediaset ritenendola non valida e assegnare i diritti sulla base delle migliori offerte, massimizzando l'incasso per le squadre di calcio (che poi è l'obiettivo indicato proprio da Infront), oppure rimettere sul mercato i lotti D e C. In linea teorica potrebbe anche assegnarli ai secondi migliori offerenti. Di certo non dovrebbe mandare all'aria un'intera asta che - anche escludendo l'offerta Mediaset da 300 milioni - supera la base complessiva di 954 milioni di euro l'anno, per l'errore formale di un contendente.

Sull'assegnazione finale vigilerà anche l'Antitrust, che chiede la massima apertura del mercato nell'interesse dei consumatori. Certo se Murdoch facesse filotto con Sky e Fox ci sarebbe un problema di concentrazione, anche se il numero uno di FoxSports, Fabrizio Salini, ha già fatto sapere di voler distribuire i propri contenuti sia sul digitale che sul satellite come già accade oggi con i campionati esteri. Insomma uno scenario del genere diventerebbe materia del garante, pur senza essere in violazione della “no single buyer rule”, recepita dalla Legge Melandri e citata dal bando di gara. Una norma in base alla quale uno stesso operatore non può acquisire l'integrità dei diritti per l'insieme delle piattaforme: prudentemente, infatti, né Sky, né Mediaset si sono messe in fila per i diritti internet”.

Altre voci indicano invece che FoxSports sarebbe riuscita nell'impresa di battere Mediaset per il pacchetto D, stringendo così in una morsa complessiva messa in atto dal gruppo Murdoch Mediaset, battuta su tutti i fronti. Ma in quest'altro scenario la norma antitrust sarebbe ancora più valida e necessaria.

Insomma, vedremo il risultato del secondo tempo ma non è escluso servano anche i supplementari.

Pubblica i tuoi commenti