Alla fine la campagna della Lega Calcio che paventava conseguenze catastrofiche (in effetto possibili) in caso di sospensione del contratto con Sky per la prossima stagione, potrebbe aver convinto il Tribunale. Conto Tv non ottiene la sospensione richiesta.
Vediamo la notizia dal sito (appena rinnovato) dei colleghi del 'Sole 24 Ore':
«La Lega Calcio può tirare un respiro di sollievo: nessuno le chiederà indietro, almeno per ora, quel miliardo e 149 milioni di euro pagati da Sky per l'aggiudicazione dei diritti televisivi di tutte le partite di Serie A per i prossimi due campionati.
Il tribunale di Milano, con l'ordinanza 21604/10 del giudice Claudio Marangoni, ha respinto il ricorso presentato da Conto Tv nei confronti della Lega nazionale professionisti e di Sky Italia, con l'intervento volontario di Infront Italy (società di consulenza della Lega Calcio).
Nessuna distinzione all'interno del mercato delle pay-tv tra satellite e digitale terrestre, ma soprattutto nessun pacchetto costruito ad hoc dalla Lega per favorire i tre maggiori operatori della televisione a pagamento: Mediaset Premium (12 squadre), Dahlia Tv (8 squadre) e la stessa Sky (tutte le 20 squadre della Serie A).
«Non pare corretto a questo giudice - si legge nell'ordinanza di 28 pagine - valutare autonomamente l'offerta predisposta dalla Lega per la piattaforma satellitare rispetto a quella relativa al digitale terrestre, entrambe indirizzate al comune mercato della pay tv».
Inoltre il Tribunale sostiene che la Lega sia stata corretta nella formazione dei pacchetti oggetto dei bandi e per il giudice Marangoni, quindi, la Lega non solo ha rispettato la normativa vigente sulla concorrenza nella formazione dei pacchetti ma, dopo i rilievi mossi dall'Antitrust, ha aggiustato il tiro mettendo in campo «iniziative che hanno consentito di non ritenere fondate le doglianze della ricorrente».
La decisione del giudice Marangoni è stata salutata con soddisfazione dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta. «Il dato importante è che sono state accolte le ragioni della Lega e noi siamo sempre stati convinti di aver operato tenendo conto di tutte le indicazioni della legge Melandri, dell'Agcom, dell'Antitrust e anche delle autorità europee». Soddisfazione anche da parte di Ferdinando Emanuele e Marco D'Ostuni, dello studio Cleary Gottlieb, che hanno assistito Sky Italia: «Il Tribunale ha rilevato che, secondo le autorità che hanno esaminato la questione, il mercato rilevante della pay-tv include tutte le piattaforme televisive e Conto Tv non ha dimostrato la sussistenza di alcun abuso».
Marco Crispino di Conto Tv, apparso comunque un po' meno 'pimpante' del solito, ha reagito così: «La campagna mediatica scatenata contro ContoTV negli ultimi giorni ha riscosso gli effetti desiderati dalla Lega. I presidenti capiranno presto che essere in mano ad un unico operatore sul satellite non è cosa tanto buona e giusta. Il tribunale di Milano oggi ha respinto il ricorso di ContoTV salvando non il calcio italiano ma il monopolio di Sky. Una sentenza tanto lunga quanto "debole". Le motivazioni sono basate su ragionamenti che non condivido e che nessun addetto ai lavori può condividere, a meno che non sia di parte.
Nei prossimi giorni decideremo se, come ma soprattutto dove andare avanti. Considerato il "sistema Italia" non è escluso che faremo un viaggetto in Lussemburgo alla Corte di Giustizia Europea».