La Guzzanti e Lucia Annunziata alle prese con le vicende personali che le vedono confrontarsi con la Tv di Stato. Clamorosa la dichiarazione del presidente della Rai: “Berlusconi telefona ai Consiglieri Rai”. È rivolta e ora molti vogliono le sue dimissioni.
Due donne, due questioni e molte voci da valutare e da ascoltare attentamente. La prima, Lucia Annunziata, dopo aver riferito di sapere "per certo" che Silvio Berlusconi "alza il telefono e chiama i Consiglieri d'amministrazione del servizio pubblico per suggerire nomine ed influenzare le scelte sui programmi", porta al calor bianco la polemica già da tempo in corso sull'informazione Rai.
"Le telefonate del premier - ha detto la Annunziata - sono le spiegazioni che mi vengono date in via non ufficiale per giustificare alcune delle decisioni che vengono prese". Come esempio la presidente ha portato la "bocciatura" da parte della maggioranza del Cda Rai della candidatura dell'ex direttore del "Corriere della Sera", Ferruccio De Bortoli, alla conduzione della striscia d'approfondimento informativo che dovrebbe debuttare su RaiUno, nella collocazione che fu del 'Fatto' di Enzo Biagi.
Subito dopo queste (forse incaute) dichiarazioni si è scatenata la rivolta e gli altri Consiglieri hanno negato sdegnati le circostanze loro attribuite. Il Polo è all'attacco e sono ornai in molti a chiedere le immediate dimissioni del presidente Rai, che certo stavolta rischia parecchio.
Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, da parte sua, ha tagliato corto sulle polemiche riguardanti la mancanza di pluralismo in Rai e il Tg1: "Da quando c'è Mimun - ha fatto notare il ministro - la Rai vince tutti i giorni la battaglia degli ascolti, mentre quando governava il Centro-Sinistra il Tg1 prendeva scoppole tutti i giorni dal Tg5, per cui vincevano le Tv di Mediaset".
Su tutt'altro fronte la seconda donna, un'altra "pasionaria" dell'etere (legata alla Annunziata da una divertente imitazione, andata in onda proprio durante 'RaiOt'). Sabina Guzzanti continua a fare ben presenti le proprie ragioni. "Sono pronta a tornare in onda subito, anche domani" - ha detto, soddisfatta per la richiesta di archiviazione della Procura di Milano sulla denuncia penale di Mediaset riguardante il suo 'RaiOt' (che secondo la Procura, non diceva poi cose false sull'azienda del Presidente del Consiglio).
"La Rai - ha concluso l'attrice - a questo punto dovrebbe scusarsi, rimetterci in onda e spiegare ai telespettatori perché hanno dato retta a una querela che non aveva alcun fondamento".
Mediaset però non ci sta a perdere la partita. Il gruppo guidato da Fedele Confalonieri ricorda: "Il 23 gennaio abbiamo depositato presso il tribunale di Milano un'opposizione alla richiesta di archiviazione". Davanti al Gip si terrà quindi un'udienza per valutare la richiesta di cancellare la querela del presidente di Mediaset contro Sabina Guzzanti e gli autori del suo programma per le battute fatte nel corso dell'unica puntata di 'RaiOt', andata in onda il 16 novembre; sul tavolo ci sarà anche l'opposizione di Confalonieri.