Non ci sarà alcun rinvio e quindi si procede a giorni con lo spegnimento di RaiDue e Rete 4 in analogico nel Lazio, con contorno di Mediaset Days e di una festa Rai a piazza Farnese. Eppure il passaggio al digitale nel Lazio non sarà un’operazione semplice…
Pioggia di notizie e commenti sull'ormai vicino appuntamento con lo switch-over nel Lazio (16 giugno), che coinvolge l'intera regione, ad eccezione di un'area della provincia di Viterbo. Iniziamo con l'ottimo 'punto' della situazione fatto da Raffaella Natale su www.key4biz.it:
«Il cammino dell'Italia verso la Tv digitale terrestre va avanti, in linea con il calendario già fissato: martedì 16 giugno tocca a Roma e al Lazio (esclusa la provincia di Viterbo) spegnere il segnale analogico di Raidue e Retequattro, che saranno così visibili solo con il nuovo sistema, in attesa dello switch-off di tutte le reti a novembre. Poi sarà il turno della Campania: switch-over di Raidue e Retequattro a settembre e spegnimento definitivo a dicembre.
A confermare le tappe, sgombrando il campo dalle ipotesi di possibili rinvii, è stato il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani, in occasione della presentazione dei Mediaset Days, due giorni di festa in piazza del Popolo che il 13 e 14 giugno coinvolgeranno le star del Biscione per salutare l'arrivo della nuova Tv.
"Il calendario sarà rispettato", ha detto Romani, sottolineando che "i canali a disposizione saranno largamente sufficienti per soddisfare le aspettative di tutti i broadcaster nazionali e locali, compreso anche il dividendo digitale", cioè le cinque nuove reti che si libereranno con il passaggio alla nuova tecnologia e che saranno messe a gara, in base agli impegni presi dall'Italia con la Commissione europea.
Tra i nodi da sciogliere ci sono infatti le richieste delle emittenti locali, che chiedono una frequenza ciascuna per continuare a trasmettere sulla nuova tecnologia, ma anche il coordinamento internazionale, con la necessità di evitare per i nuovi canali le interferenze con la Francia e con il Vaticano.
"Incontrerò nel Lussemburgo la mia omologa francese Natalie Koschiusko Morizet - ha annunciato Romani - per affrontare il problema del coordinamento con le frequenze della Corsica". Con il Vaticano la trattativa è in corso: "Ha diritto a tre frequenze: stiamo verificando - ha spiegato - se ha intenzione di usarle tutte o se ci sono altre soluzioni".
Quanto alla "richiesta di valutare l'opportunità' di un rinvio per lo switch-over, avanzata dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, gli ho risposto - ha detto Romani - che la macchina era ormai partita e non era il caso di far esordire la nuova tecnologia troppo sotto l'estate. Decisione che è stata accolta favorevolmente, in base ai primi contatti informali".
Con l'appuntamento del 16 giugno, che coinvolgerà 166 Comuni e 1 milione 800 mila famiglie, cioè 4,5 milioni di italiani, Roma si avvia così ad essere la prima capitale europea in digitale.
"Già prima di questi ultimi giorni, nei quali contiamo in un'accelerazione nelle vendite - ha spiegato Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi, il consorzio di emittenti coinvolte nel passaggio alla nuova tecnologia - ci risulta che il 47% dei romani è in possesso di un decoder per il digitale terrestre. Se a questo dato si aggiungono coloro che seguono il digitale via satellite o via cavo, si sfiora il 70%: in pratica, 7 famiglie su 10 nel Lazio sono in grado di ricevere la tv digitale".
Inoltre, secondo una ricerca Makno, "l'87.4% dei cittadini del Lazio sa che si sta avvicinando lo switch-over di Raidue e Retequattro e il 54% conosce la data esatta. Riteniamo che, come è accaduto in Piemonte - ha concluso Ambrogetti - la percentuale raggiungerà rapidamente il 100%". Nei prossimi giorni partirà anche una campagna supplementare sui bonus da 50 euro per l'acquisto dei decoder interattivi, destinati ai cittadini over 65, con un reddito annuale inferiore ai 10 mila euro e in regola con il pagamento del canone Rai: "C'è la disponibilità di arrivare fino a 100 mila contributi - ha precisato Romani - ma solo poche migliaia di aventi diritto finora ne hanno fatto richiesta".
"Con Roma è acquisito definitivamente il passaggio dalla Tv analogica al digitale". Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, saluta così lo switch-over del digitale terrestre nel Lazio e ha spiegato: "Quello che era stato indicato come qualcosa fatto per salvare Rete 4 è invece, la seconda rivoluzione tecnologica televisiva dal passaggio dal bianco e nero al colore".
Confalonieri ha annunciato che l'offerta gratuita di Mediaset sul digitale terrestre è destinata ad arricchirsi nei prossimi mesi di un nuovo canale, Italia 2: "È in preparazione, dovrebbe partire agli inizi del 2010".
Nelle intenzioni dell'azienda, Italia 2 sarà una rete teen, destinata cioè ai teenager, con un target ben definito, tra i 12 e i 20 anni, a metà strada quindi tra il pubblico di Boing (il canale per bambini già in onda sul digitale terrestre) e quello di Italia 1. In palinsesto, telefilm ma anche produzioni...
Il Corecom ha, però, messo in evidenza che nella regione operano 53 emittenti locali, suddivise tra regionali, provinciali e di piccola area. Circa il 40-45% trasmette già in digitale. C'è, ha quindi sottolineato, "un'evidente asimmetria tra le frequenze disponibili e il numero delle emittenti stesse". Vi sono, poi, diverse criticità per la popolazione coinvolta nello spegnimento del segnale analogico.
Per il Corecom, la soluzione migliore sarebbe quella di confermare la data dello switch-over e di prevedere uno slittamento di cinque mesi per lo switch-off. Della stessa posizione anche alcuni assessori e il Movimento difesa del cittadino.
Il passaggio al digitale terrestre e lo sviluppo della larga banda sono stati i temi al centro di un incontro, che si è svolto fra il viceministro Romani e il presidente dell'AGCOM Corrado Calabrò.
Per quanto riguarda la DTT Calabrò e Romani hanno convenuto sull'opportunità di "sensibilizzare tutte le emittenti, e in particolare il servizio pubblico radiotelevisivo, ad intensificare la campagna di informazione ai cittadini".
Sull'altro tema di grande rilievo, quello dello sviluppo della larga banda, è stato condivisa la "preoccupazione per il ritardo dell'Italia che ha una penetrazione della larga banda inferiore alla media europea". Entrambi, si legge nella nota, "hanno convenuto sulla necessità di definire un piano organico di interventi che veda la collaborazione di tutti gli attori istituzionali"...
Al termine dell'incontro il viceministro ha affermato che si "consolidano ulteriormente gli eccellenti rapporti con l'AGCOM. Nel rispetto della sua funzione istituzionale c'è grande sintonia con l'AGCOM sulle priorità e sulle azioni da intraprendere in sede nazionale e comunitaria"».
Ed ecco altri commenti.
"Apprezziamo che sul fronte del digitale terrestre non ci sia alcun rinvio, ma a farne le spese non siano i cittadini. Sarebbe stato utile che l'incentivo governativo fosse andato anche a chi decideva di cambiare la propria antenna, non sempre in grado di ricevere al meglio il segnale": è quanto sottolinea Remigio Del Grosso, vicepresidente del Consiglio nazionale degli utenti (Cnu), organismo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. "Troppi impianti vanno ammodernati - afferma Del Grosso - e la ricezione digitale di tante Tv locali, non è sempre ottimale. L'effetto è che o si vede o non si vede affatto. Non vorremmo che il passaggio al digitale alla fine si rivelasse un non trascurabile esborso per le tasche di troppi cittadini".
Marco Mele su "Il Sole 24 Ore Roma" ha approfondito a sua volta alcune 'criticità':
«La soluzione migliore sarebbe quella di confermare la data dello switch over (lo spegnimento di Rai 2 e Rete 4 entro il 16 giugno) e di prevedere uno slittamento di cinque mesi per lo switch off. Si possono ipotizzare diverse soluzioni per ovviare alla scarsità delle frequenze, ma vanno condivise a livello politico e istituzionale. È questo, in sintesi, il contenuto della ricerca condotta per conto del Corecom Lazio - diramazione sul territorio dell'Authority per la comunicazioni e organo di consulenza della Regione - dal Mult