La Tv russa invisa al Cremlino, rarissima voce anti-Putin fra i media del Paese, ‘scaricata’ un po’ da tutti, prova a sopravvivere tentando la strada delle donazioni dal parte del pubblico. Ma è già conto alla rovescia…
L'emittente russa Dozhd Tv, una delle poche voci libere e indipendenti rimaste nel Paese, ha aperto una campagna pubblica di raccolta fondi dopo che è stata abbandonata dagli operatori di telecomunicazioni Akado, Rostelecom e Beeline, che hanno sospeso le trasmissioni della Tv, e recentemente anche da TriColor Tv, che ha eliminato Dozhd Tv dalla sua offerta. Denunciato dai politici conservatori, il canale è stato infatti eliminato dai pacchetti di Tv via cavo e satellite ha così perso l'80 per cento delle sue entrate.
Dal 24 al 30 marzo il canale è trasmesso gratuitamente su Internet e l'emittente ha invitato gli spettatori a donare o acquistare oggetti dal suo negozio on line, oltre ad avere lanciato un programma nel quale tutti saranno invitati a discutere di libertà di parola e indipendenza dei media in Russia. Ai primi di marzo, il direttore generale del canale, Natalya Sindeyeva, ha detto che senza la pubblicità televisiva, Dozhd poteva sopravvivere solo per uno o due mesi. Successivamente ha rilasciato un'intervista a Sostav.ru in cui ha annunciato che Dozhd Tv sarebbe sopravvissuta concentrandosi su Smart Tv e Internet e lanciando appunto raccolte di fondi.
La scorsa settimana l'emittente ha ricevuto una lettera dai proprietari della sede della Tv nella quale questi annunciavano che non avrebbero rinnovato il contratto di locazione di Dozhd nel complesso dell'ex fabbrica Krasny Oktyabr, in scadenza il 20 giugno. Sulla web page del sito di Dozhd Tv un contatore indica i giorni aggiuntivi in cui la Tv potrà sopravvivere con le donazioni dei telespettatori.
Lanciata nel 2010 Dozhd Tv è conosciuta per la sua copertura indipendente della politica russa e per lo spazio dati ai politici dell'opposizione. Il suo pubblico è cresciuto rapidamente soprattutto tra la classe media russa, che è stata quella che più ha contribuito alla protesta nei confronti di Putin.