DTT: l’Agcom apre un’istruttoria sul superamento del 20%

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha aperto un’istruttoria sul calcolo dei canali televisivi digitali e il rispetto della quota del 20% per soggetto, fissato dalla legge Gasparri. Secondo alcune stime, Mediaset sarebbe al di sopra del tetto.

Vediamo intanto quanto ha scritto www.key4biz sul tema:

«Secondo una prima rilevazione, eseguita a Roma il 4 maggio scorso, risulterebbe che Mediaset dispone di 14 canali su 42 nazionali complessivi, con una quota del 33,3%: escludendo i canali Studio Universal e Steel, non attribuibili al gruppo anche se venduti con la carta Mediaset Premium, la quota scenderebbe al 28%. La Rai è invece sotto il limite del 20%, con 8 canali su 42.

Il mese scorso, l'Autorità ha approvato una delibera che avvia il percorso per il definitivo spegnimento delle reti analogiche e la conversione delle reti digitali esistenti.

"Il risultato raggiunto avvia un percorso di definitiva sistemazione delle radiofrequenze televisive in Italia - ha affermato il presidente Corrado Calabrò, commentando l'approvazione della disposizione che fissa i criteri per il passaggio alla Tv digitale - . In questi anni è sempre stata auspicata una definizione di regole che garantissero la certezza del diritto e il rispetto dei principi costituzionali e comunitari nell'interesse del pluralismo e della concorrenza: il percorso avviato va in questa direzione. I successivi atti che adotteremo serviranno a completare quella che mi auguro sia la cornice giuridica di riferimento per il futuro sistema televisivo italiano, con una regolamentazione ben diversa dalla connotazione incerta che essa aveva assunto in passato"».

Ma conviene riportare, per chiarire bene la questione, l'intero articolo di Marco Mele sul 'Sole 24 Ore' dell'8 maggio scorso, che parte con una più precisa 'definizione' del limite del 20%:

«È questo l'unico limite antitrust della legge Gasparri, a parte il Sic, il sistema integrato delle comunicazioni. Fissa un tetto del 20% al numero dei programmi controllati (digitali e/o analogici) da uno stesso soggetto. Mediaset, secondo alcune stime, sarebbe al di là del tetto mentre la Rai è al di sotto, ma non può crescere più di tanto.

Si tratta di un limite che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non ha mai verificato, salvo una pronuncia dopo una diffida di Centro Europa 7.

È vero peraltro che si tratta di un tetto 'mobile'. Se uno o più programmi escono dal mercato o vengono lanciati ex novo, cambia il totale da cui calcolare il 20 per cento.

L'Agcom ha aperto l'istruttoria prima di ricevere anche un esposto dall'associazione Altroconsumo. L'obiettivo è capire come applicare una legge che va interpretata a fronte di una realtà in evoluzione. Sarebbe stata più attuabile una norma che avesse posto un limite alle reti o, meglio, alla capacità trasmissiva...

Vi sono questioni da chiarire, quali l'inclusione o meno, nel totale dei programmi, dei canali detti " + 1"... O come l'inclusione o meno della pay-per-view. Un altro problema aperto riguarda i programmi trasmessi sulla Tv mobile in standard Dvb-H, Vanno conteggiatiO Sì ma solo se trasmessi anche su altre piattaforme, ha detto finora l'Agcom.

In occasione delle audizioni degli operatori davanti all'Agcom sono stati presentati i primi calcoli sul tetto ai programmi. La metodologia scelta è fondamentale. In attesa dei chiarimenti interpretativi dell'Agcom, da questo calcolo, ad esempio, sono stati esclusi i canali 'test' di Rai, Mediaset, e Telecom Italia Media. Così come non sono stati calcolati i canali '+ 1' di Mediaset Premium e quelli di pay-per-view (la Diretta Calcio di Mediaset e Dahlia Calcio). Sono stati calcolati come un programma i canali diffusi sia in analogico sia in digitale. Va esclusa dal computo Rai 4: la Gasparri lo prevede per i canali trasmessi esclusivamente in digitale, nel multiplex di servizio pubblico della Rai.

Secondo tale rilevazione, fatta a Roma il 4 maggio di quest'anno,

Mediaset avrebbe 14 canali su 42 nazionali complessivi, pari al 33,3%. I 14 canali sono: Canale 5, Italia 1, Rete 4, Boing, Iris, Mediashopping, Joy, Mya, Steel, Premium Cinema, Studio Universal, Premium Calcio 24, Moto Gp - Premium e Hiro-Premium.

Obiezione possibile: Studio Universal e Steel, pur venduti con la carta Mediaset Premium, non sono da attribuire al gruppo. La quota Mediaset scende, allora, al 28%.

Sono esclusi da tale calcolo trentuno canali tra quelli trasmessi nella data della rilevazione. Di questi 13 sono di Mediaset.

La Rai invece è all'interno del limite del 20%, con 8 canali su 42».

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