Ecco il secondo articolo dei manager Reply dall’IBC 2009.
È da tanto tempo che lo sentiamo dire: “Il mondo di internet e quello della televisione stanno convergendo”. E anche in occasione dell'IBC 2009 viene spontaneo ripeterlo.
Sembra sempre di essere sull'orlo di una rivoluzione che non arriva mai. O forse, più semplicemente, la rivoluzione è in corso, ma sta avvenendo in maniera più lenta di come ce la immaginavamo. Forse ci aspettavamo un momento in cui tutto sarebbe cambiato ed invece assistiamo solo a tanti cambiamenti che devono essere messi tutti insieme per essere capiti.
IBC 2009 ce lo conferma. Tanti gli operatori che propongono esperienze d'uso del mezzo televisivo assolutamente innovative: il telecomando non è più utilizzato semplicemente come strumento per fare zapping tra un'offerta di canali, ma diventa un vero e proprio mouse, un puntatore con il quale interagire con lo schermo, come abbiamo visto allo stand di Pirelli broadband solutions; lo schermo diventa quindi un luogo dove interagire con i contenuti e con le applicazioni che lo popolano.
E ancora: il televisore per accedere ai social networks, per leggere notizie presenti sul WEB, per chattare, per gestire il proprio archivio multimediale domestico, per interagire con la propria abitazione (interessante una applicazione per controllare i consumi dei dispositivi elettrici di casa) e perché no, anche per vedere contenuti video; il televisore diventa il portale di accesso ai propri servizi.
E in questo contesto evolutivo, anche la distribuzione dei contenuti video si adegua: quando il televisore è connesso al mondo IP, anche i contenuti possono essere distribuiti attraverso questo canale. Assistiamo quindi a varie forme di “Catch up TV” (o online tv), una televisione di contenuti distribuiti su IP (ed in particolare su internet) sia in modalità “on demand” che in modalità “lineare”, ma fruibile tramite il televisore di casa attraverso particolari set-top-box; questo nuovo modello distributivo consente agli operatori (broadcaster e content provider) di raggiungere la propria clientela a costi ridotti, magari proponendo contenuti di archivio interessanti.
E a proposito di “catch-up tv”, all'IBC 2009 sono state presentate diverse soluzioni; molte si basano su tecnologie tipiche del web, tutte offrono un'esperienza d'uso all'utente di sicuro effetto. Anche per questo l'edizione di quest'anno ha visto presenti anche operatori tipici del mondo del WEB, come ad esempio Opera Software.
Siamo comunque lontani da una situazione di standardizzazione. La partita è ancora tutta da giocare e dire oggi quale sarà la soluzione vincente è difficile. Certo è che non possiamo pensare di avere nelle nostre case tre o quattro set-top-box diversi (con altrettanti telecomandi) per poter accedere all'offerta “catch-up” di altrettanti operatori.
Infine, come conseguenza di questo progressivo avvicinamento tra mondo della Tv più tradizionale e quello di internet, si è ripreso a parlare di un tema sul quale si discute da diversi anni: gli “user generated contents” (UGC).
Visti da alcuni come una minaccia, da altri come un'opportunità, a loro è stata dedicata una interessante conferenza che si è tenuta venerdì 11; in particolare, l'attenzione si è focalizzata sui giovani, abituati a consumare e a condividere contenuti attraverso tutti i canali disponibili (SMS, email, facebook, …) e desiderosi di poterlo fare anche attraverso la Tv. Un panel di studenti da tutto il mondo è stato intervistato sul tema e i risultati sono tutti da studiare!
(*) Background tecnico ed appassionato di tecnologie, Paolo Capitelli (classe 1967) si occupa di Information Technology dal 1987. Nel 1998 comincia a gestire progetti in ambito “mobile”, realizzando i primissimi servizi WAP per le banche online per arrivare alla realizzazione di piattaforme per servizi SMS ed MMS per operatori mobili italiani ed internazionali. È in Reply dal 2001 e da inizio 2009 è alla guida della società Live Reply, che ha contribuito a far nascere. Live Reply è la società del Gruppo Reply (www.reply.eu) che realizza soluzioni e servizi erogati tramite i tre principali canali digitali di comunicazione: WEB, Mobile e TV.