E adesso ci tocca Scilipoti

‘Tragica’ performance del parlamentare Responsabile al redivivo programma ‘Mi manda RaiTre’. Ne ha fatto le spese il nuovo conduttore Edoardo Camurri.

Diciannove minuti e cinque secondi di urla, rissa verbale contro il conduttore (in realtà più con se stesso) secondo il perfetto stile che domina nei programmi d'informazione della Tv.
È stato un quasi 'battesimo di fuoco' quello di Edoardo Camurri, nuovo conduttore (da pochissimo) di “Mi manda RaiTre”, alle prese con un incontenibile e incontrollabile (oltre che incontrollato) Domenico Scilipoti. Nella puntata del programma di venerdì scorso si parlava di medicine alternative, in particolare della Nuova Medicina Germanica di Ryke Geerd Hamer, che sostiene di aver trovato una cura alternativa al cancro. In realtà Hamer è stato radiato dall'Ordine dei medici tedeschi e ha scontato diversi periodi di detenzione in vari Paesi europei per casi di pazienti morti dopo essersi sottoposti alle sue cure. Tra le testimonianze, quelle di una signora che aveva perso la figlia, che secondo lei era stata “plagiata” da questi medici.

All'intervento della donna e alla domanda del conduttore che ha chiesto perché Scilipoti avesse invitato ad una conferenza alla Camera Domenico Toneguzzi, il medico che diffonde in Italia questa medicina, Scilipoti ha perso il controllo iniziando a inveire contro il conduttore con parole per lo più senza senso, gridando: “Lei è un mascalzone, lei si deve vergognare. Sta facendo un cattivo servizio a coloro i quali sono vittime di questi ciarlatani”.

Camurri ha tentato la difesa, prima con un “ma l'ha invitato lei” ma era costantemente coperto dal 'vocione fuori misura' di Scilipoti che alle volte sembrava parlare da solo ma impediva agli altri (soprattutto a Camurri) di interloquire ('abbassategli il microfono' - implorava ogni tanto Camurri alla regia). Dopo un'abbondante decina di minuti di Scilipoti-show (davvero poco edificante da vedere, del puro genere 'Tv trash', di cui il Responsabile si candida a prossimo protagonista assoluto), il conduttore è in effetti riuscito a uscirne, facendo spegnere il microfono del parlamentare al professo Franco Mandelli.

Ma alla prima occasione, quando un ospite in studio gli ha posto una domanda, “l'intemerata” di Scilipoti è ripresa tanto che il povero Camurri, tra il perplesso, l'abbattuto e il depresso (“va bene mi tengo il mascalzone e mi vergogno' - gemeva, lui che era conosciuto finora per fini trasmissioni su RadioTre), si è limitato ad un “Sono costernato”. E lì pensiamo (e magari speriamo) che per molti la forza di proseguire nella visione del programma (e la compassione nei confronti di Camurri) abbiano impedito di andare oltre.

Cosa resta alla fine? Una trasmissione mancata e la minaccia di un dilagare di Scilipoti sulle varie reti Tv, nonché un lungo documento su YouTube per gli appassionati del genere trash.

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