È di scena Alexa, anche con il 3D

Le rental house Panalight, di Roma, e Movie People, di Milano, hanno presentato agli “addetti ai lavori” Alexa, la nuova, richiestissima cinecamera digitale di casa ARRI, capace di offrire prestazioni davvero “al top”…

Alexa, la nuova cinecamera digitale prodotta dalla ARRI, non solo ha un nome fresco e accattivante (in luogo, magari, di un'impersonale sigla) ma dispone anche di una serie di plus di tutto rispetto, che le conferiscono un appeal esponenziale, interessante anche per i registi e i direttori della fotografia più tradizionalmente legati al “sapore” della celluloide. Tra le “virtù” di Alexa, infatti, troviamo: compattezza, leggerezza, costo abbordabile, sensibilità base a 800 ASA, resa naturale dei colori, separazione cromatica eccellente, rumore estremamente basso, 13.5 stop di latitudine. In pratica, la camera ridefinisce l'acquisizione cinematografica, offrendo un workflow ultra veloce e “friendly”, caratterizzato da una qualità di immagine del tutto paragonabile a quella della pellicola 35mm.

«Proprio in questi giorni - ha tenuto ad evidenziare Antonio Cazzaniga, General Manager di ARRI Italia - svariati esemplari di Alexa sono stati consegnati sia alle principali società di noleggio nazionali e straniere, sia a numerosi operatori individuali. Nel nostro Paese, le richieste per la nuova macchina sono travolgenti, incrementate anche dal feedback entusiasta proveniente dagli operatori del settore che hanno già avuto modo di provare i primi esemplari della cinecamera giunti in Italia. Ovviamente, tutto questo “movimento” ha determinato qualche ritardo nelle consegne da parte nostra, ma possiamo assicurare che stiamo lavorando a pieno regime per far giungere Alexa nel più breve tempo possibile a coloro che l'hanno già ordinata e non l'hanno ancora ricevuta».

Tra quelli che, invece, sono già in possesso della “new entry cam” figurano - con due esemplari ciascuna - le rental house D-Vision e Panalight, di Roma, nonché Movie People, di Milano. Per festeggiare l'evento, ma soprattutto per mostrare agli “addetti ai lavori” le intrinseche capacità di Alexa, proprio Panalight e Movie People, giovedì 22 luglio, hanno organizzato due rispettivi incontri di presentazione.

L'incontro romano di Panalight, tenutosi a Cinecittà, è stato supportato anche da Sony Italia (che ha messo a disposizione il monitor/viewfinder multiformato da 7.4” Sony PVM-740, a tecnologia OLED, dotato di rapporto di contrasto 1.000.000:1) e da Ianiro, brand che ha fornito un proprio illuminatore IaniLED 54 nonché il nuovo zoom PL Mount - adatto per le emergenti cinecamere di tipo 35mm - Fujinon 14.5-45, della serie HK, caratterizzato da T2.0.

Anche l'incontro milanese di Movie People - avvenuto presso la sede della società, in via Carlo Porta, a Cologno Monzese - ha visto “on set” l'apporto hardware di alcuni partner, tra cui Angenieux, con lo zoom Optimo 24-290 (T2.8), Panasonic, con il monitor professionale Full HD LCD 25” LH2550, Arri Master Primes e la Fisher con il Model 10 Dolly, su cui era montata una ARRI D-21.
Durante le presentazioni tanto di Panalight quanto di Movie People è stato ricordato che sulle Alexa consegnate risulta già installato l'hardware dedicato alla nuova tecnologia DTE (Direct To Edit) che, grazie all'impiego dei codec Apple ProRes 422 (HQ) e ProRes 4444, permette di salvare su schede removibili Sony SxS PRO un girato in alta qualità, cosentendo di conseguenza l'utilizzo immediato del materiale su sistemi NLE Final Cut Pro ed Avid. Attualmente, però, le funzioni DTE sono ancora in fase di beta test, per valutarne le prestazioni e ottimizzare l'interfaccia utente, e saranno rese disponibili in “full” per tutti i clienti Alexa - tramite un upgrade firmware - appena questa medesima fase sarà completata.

Nel frattempo, sottolineiamo che Alexa ha iniziato a debuttare alla grande nell'universo della ripresa cinematografica digitale, inclusa quella a tre dimensioni. Infatti, questo autentico gioiello tecnologico è già stato utilizzato per girare il film “Anonymous”, di Roland Emmerich, mentre oggi ben tre coppie di Alexa vengono adoperate sul set dell'opera 3D di Martin Scorsese “Hugo Cabret”, con protagonista Robert Richardson.

Vince Pace - responsabile di un'importante, omonima azienda attualmente impegnata anche a fornire obiettivi, apparati stereo e una nuova generazione di rig progettati attorno alla cinecamera ARRI - si è detto assolutamente entusiasta dei tanti plus offerti dalla macchina, tant'è vero che ne ha ordinato altri 23 esemplari, da adoperare nell'ambito di una serie di prossimi film “a rilievo”. La Macchina, sempre a giudizio di Pace, permette oltretutto a un direttore della fotografia di trasmigrare in maniera soft ed agevole verso il 3D, senza modificare di molto la propria metodologia di lavoro.

Nella foto, un momento della presentazione di Alexa da parte della Panalight di Roma.

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