È di scena Sky Italia

Sono diverse le questioni che caratterizzano la fase conclusiva del primo anno di Sky in Italia. Tra canali che vanno e che vengono, accordi che finiscono e alleanze che trovano nuovo vigore, abbiamo raccolto per voi alcune delle questioni più rilevanti degli ultimi giorni.

Innanzitutto riteniamo sia da segnalare la partenza del servizio interattivo di giochi di Sky, annunciato già diversi mesi fa. Raggiungibile al canale 699 dei Goldbox o, per chi possiede un ricevitore NDS, premendo il tasto 'Interattivi' del telecomando, il servizio è disponibile solo ai sottoscrittori dell'omonima opzione (che ha un costo di 5 Euro al mese). Per i non abbonati al servizio è possibile invece provare i giochi in versione demo solo per pochi minuti.

Notizia sulla bocca (e sulle parabole...) di tutti, di poca importanza per l'utenza ma di sicuro interesse per i broadcaster coinvolti nell'operazione, è poi l'approdo di una trentina di Tv satellitari - in prova - su Auditel. L'istituto diretto da Walter Pancini rileverà gli ascolti di questi "esploratori" per un periodo di tre mesi. Secondo quanto trapelato, circa una metà di questi canali sono di proprietà Sky, mentre gli altri dovrebbero corrispondere ad emittenti della piattaforma di Murdoch prodotte da società esterne come Sitcom (realizzatore di Leonardo, Alice, Marco Polo e Nuvolari). Auditel, il cui panel di 14.000 individui in 5.100 famiglie è già composto per il 20% di possessori di parabola, si sta attrezzando per la rilevazione dei futuri ascolti della tv digitale terrestre, mentre la rappresentanza in Auditel di Sky e del mondo satellitare si limita per ora alla presenza nel comitato tecnico di Vittorio Bossi; nel Cda della società figurano inoltre un rappresentante di RaiSat e un esponente della Frt.

Sul fronte sportivo, dato che proprio ieri su questo sito abbiamo parlato di basket, diamo alle stampe la notizia - agli esperti probabilmente già nota - che sarebbe stato raggiunto un accordo tra la Lega e Sky, per cui dall'anno prossimo il campionato passerebbe tutto in pay-tv.

Si dice che le dirette del sabato tramutate in differite e confinate nel cuore della notte sarebbero state le due "gocce Rai" che avrebbero fatto traboccare il vaso (di pazienza) già stracolmo della Lega Basket. Così, proprio la Lega, riunita a Bologna, ha deciso: basta Rai e avanti Sky. Dalla prossima stagione tutta la pallacanestro (campionato, Coppa Italia e Supercoppa, per quanto riguarda il contratto con la Lega, ai quali si aggiungono Eurolega e NBA) traghetterà dalla tv di stato al canale a pagamento.

La proposta avanzata da Sky, vagliata e approvata pressoché all'unanimità (Teramo e Napoli le uniche due astenute) dall'assemblea dei proprietari di Serie A, ha avviato l'iter che porterà il presidente Enrico Prandi a concludere un accordo biennale in tempi brevi. Un milione di euro è l'importo complessivo che, per ogni stagione, entrerà nelle casse di Lega e società.

In linea di massima la Lega Basket vorrebbe spingere per la diretta domenicale; Sky preferirebbe preservare la pallacanestro dalla spossante inflazione di avvenimenti che caratterizzano la domenica, dirottando l'evento al sabato, per poi trasmettere la seconda partita il lunedì, che diventerebbe così la grande notte del basket. La decisione di lasciare il chiaro è stata sostanzialmente obbligata, figlia di un rapporto, quello tra Rai e mondo della pallacanestro, ormai logoro nei dati e privo di credibilità reciproca.

Secondo quanto riporta la "Gazzetta dello sport", ispiratrice di queste righe, il divorzio sarebbe stato sancito in un clima di diffidenze, mugugni e accuse neanche troppo latenti, arrotolati attorno al progressivo declino di share: nella stagione in corso il basket ha raccolto il 5.30% (517.968 spettatori di media) contro il 5.64 dell'anno scorso. La Rai avrebbe inoltre offerto alla Lega lo stesso contratto dell'anno passato (250.000 euro) senza la garanzia delle partita al sabato pomeriggio: una condizione inaccettabile.

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