Il Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni ha diramato, anche se all’ultimo momento, le liste LCN relative alle Tv nazionali e, dopo il Piemonte, alle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna. Eccole…
Ecco intanto il comunicato del Ministero:
«Il Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato l'assegnazione della numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre (LCN) ai fornitori di servizi di media audiovisivi in esercizio nell'Area tecnica 3 (Lombardia, Piemonte orientale, Parma e Piacenza) e ai fornitori di servizi in ambito nazionale e locale.
L'ordinamento automatico dei canali costituisce un'innovazione tecnica fondamentale per lo sviluppo della televisione digitale terrestre, con notevoli benefici in favore degli utenti televisivi e dell'intero sistema, in quanto introduce l'elenco preordinato dei canali secondo uno schema ragionato che aiuta a orientarsi nelle nuove scelte nazionali e locali.
Sulla base della Determina LCN “Elementi per una coordinata numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre sull'intero territorio nazionale” del Dipartimento per le Comunicazioni, pubblicata lo scorso 22 novembre, l'implementazione della numerazione automatica dovrà avvenire entro e non oltre il 26 novembre.
Sulla base dei criteri oggettivi previsti dalla delibera n. 366/10/CONS e del bando pubblicato il 3 settembre scorso, il Ministero ha stilato la graduatoria e attribuito la numerazione.
I criteri previsti dal bando sono stati: la data di avviamento del programma in tecnica digitale terrestre; il dato di ascolto medio giornaliero conseguito dal 1° aprile al 30 giugno 2010, con particolare riguardo ai canali irradiati da soggetti che hanno avuto accesso al 40% della capacità trasmissiva delle reti digitali terrestri ai sensi della delibera n. 645/07/Cons AGCOM.
Per il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani “l'ordinamento automatico dei canali è un grande beneficio per i milioni di cittadini che già usufruiscono della tv digitale. Si tratta - continua il Ministro - di un accorgimento tecnico, che fatta salva la libertà di ogni utente di riordinare i canali a proprio piacimento, semplifica l'utilizzo della piattaforma televisiva digitale terrestre. Voglio ringraziare l'Autorità che,rispondendo puntualmente a una serie di questioni applicative della delibera, ha fornito un prezioso contributo dando adeguato supporto al raggiungimento di questo risultato importante per l'intero sistema televisivo italiano, nazionale e locale, e in particolare per gli utenti televisivi” - ha concluso Romani.
Nota Bene: le numerazioni, che, allo stato, si riferiscono ai soli canali attualmente in esercizio, sono state assegnate, relativamente ai numeri dal 21al 69 e dal 121 al 123 per ciascuno dei generi previsti per i canali digitali terrestri a diffusione nazionale in chiaro dalla delibera 366/10/CONS (semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica e televendite) lasciando in ciascun sottoblocco una percentuale non inferiore al 30% di spazi liberi a disposizione di eventuali soggetti nuovi entranti, ai sensi dell'art. 6, comma 3, della citata delibera».
Ma veniamo al sodo. Del Piemonte abbiamo detto nei giorni scorsi e resta da dire, per le posizioni principali, che al n. 71 c'è AITV (Altaitalia), al 72 Videonord, al 73 Rete Canavese, al 74 Telegranda, all'85 Sestarete, all'86 Videonovara, all'87 Teleritmo, all'88 Quintarete, all'89 Motori Tv, al 90 Telenova.
In Lombardia al 10 c'è TeleLombardia, all'11 Antennatre, al 12 in 'condominio' Tele Tutto e Unica Lecco, al 13 Telereporter, al 14 Telenova, al 15 Telecity Lombardia, al 16 Rete 55 e Brescia Punto Tv, al 17 Bergamo Tv, al 18 Telecolor News, al 19 Espansione Tv e Telemantova. Le altre posizioni: 71 Teleboario, al 72 Retebrescia, al 73 Più Valli Tv, al 74 Telesettelaghi; all'85 poi Videobergamo, all'86 La 6, all'87 Brescia Telenord, all'88 Antenna 2, all'89 Primarete Lombardia, al 90 Videostar. Fra quelle successive, ricordiamo Trs Tv al 93 e Più Blu Lombardia al 97.
In Lombardia, come nelle altre regioni, c'è poi una lunga lista di 'marchi esclusi' (evidentemente scartati perché esistenti più o meno solo 'sulla carta').
Ed ecco l'Emilia-Romagna. Al 10 È Tv, all'11 Teleducato Piacenza e Canale 11, al 12 Videoregione e Teleducato Parma, al 13 7 Gold (Sestarete), al 14 Telereggio, al 15 Trc Telemodena, al 16 Telestense, al 17 Tv Parma, al 18 Telesanterno, al 19 Telecentro. Al 71 abbiamo poi Tele 1, al 72 Telelibertà, al 73 Teleromagna, al 74 Teleravenna, all'85 TSM, all'86 Rete 8 Vga, all'89 TSM 2, al 90 DI. TV. A seguire, ricordiamo fra le altre Icaro Rimini Tv al 91, VMT al 96, È Tv Teletricolore al 119, È Tv Antenna 1 al 292. Non abbiamo rintracciato al momento (ma può essere un limite nostro) Nuovarete - San Marino Rtv.
Ma veniamo alle nazionali. Tutto come previsto (e non stiamo neanche a stilare la lista) fino all'8, poi al 9 Deejay Tv (e si sapeva), al 20 Retecapri (che, come si prevedeva, protesta e farà ricorso), al 21 Rai 4, al 22 Iris, al 23 Rai Extra (che è ormai Rai 5), al 24 Rai Movie, al 25 Rai premium, al 26 Cielo (che voleva ben altro numero), al 27 Class News MSNBC, al 28 Tv 2000, al 29 LA7D, al 30 La5, al 31 Real Time, al 32 QVC. La nuova Mediaset Extra dovrebbe andare al 34, mentre Boing è al 40, K” al 41, Rai Gulp al 42, Rai Yoyo al 43, Frisbee al 44, Rai News al 48, Comimg Soon Television al 49 e Repubblica Radio Tv al 50. Fra le altre, a seguie, ci sono Sportitalia al 60, MTv + al 67, Mediashopping al 121.
Mentre è comparso anche un Tg Mediaset (!) al posto di Rete 4 + 1, riparleremo invece dei canali 'pay', la cui numerazione al momento non è ancora nota.
Intanto il 'mitico' switch off di Valcava sta procedendo con non poche difficoltà (si spera temporanee) ma la numerazione del Ministero di cui sopra sta già provocando varie proteste.
Ecco cosa scrive il sito www.newslinet.it:
«La procedura seguita dal MSE-Com per l'assegnazione appare francamente incomprensibile (e sarà inevitabilmente fonte di centinaia di ricorsi al TAR), visto che se da una parte è certamente condivisibile la scelta di dare priorità di attribuzione ai programmi digitali convertiti dall'analogico, dall'altra non lo è affatto quella di penalizzare i fornitori di servizi di media audiovisivi già esistenti che non svolgono anche l'attività di operatore di rete. In pratica, moltissimi nuovi programmi (regolarmente autorizzati dal MSE-Com) da tempo veicolati sui mux delle tv locali non hanno ricevuto l'assegnazione LCN (e quindi sono stati esclusi) per esaurimento delle numerazioni a vantaggio di nuovi prodotti (non ancora on-air) per i quali gli operatori di rete ex concessionari avevano presentato centinaia di domande a settembre. A questo punto, pare scontato che Agcom e MSE-Com dovranno allargare le numerazioni attribuibili alle locali utilizzando anche gli archi superiori all'ottavo e ridistribuire i numeri assegnati a fornitori di servizi di media audiovisivi che non ne fanno pieno utilizzo sull'intero bacino. Intanto, gli utenti stanno tempestando di telefonate sia i centralini del Ministero che quelli delle associazioni di categoria e degli antennisti. Molto probabile che la situazione non si stabilizzerà prima di qualche settimana».