È morto Bruno Agrimi, pioniere dell’emittenza veneta

Bruno Agrimi era nato a Galliera Veneta, in provincia di Padova, nel gennaio 1934. Scrittore, musicista, organizzatore di eventi, fondatore di Radio e Tv private, scopritore di nuovi talenti, creatore di premi artistici e letterari, autore di libri e cd, con i pittori aveva una corsia preferenziale.

Il 24 ottobre è morto, all'età di 79 anni, Bruno Agrimi. Si tratta di una grave perdita per il mondo culturale padovano e per l'emittenza televisiva locale privata. Bruno ci ha lasciato in punta di piedi, come se non volesse disturbare.

Bruno era nato a Galliera Veneta, in provincia di Padova, il 24 gennaio 1934. Scrittore, musicista, organizzatore di eventi, fondatore di Radio e Tv private, scopritore di nuovi talenti, creatore di premi artistici e letterari, autore di libri e cd, con i pittori aveva una corsia preferenziale: ha organizzato un'infinità di mostre, creando notorietà a chi non ce l'aveva, ma questo succedeva con tutti i tipi di artisti.

Le sue passioni erano la musica e la poesia; come compositore ci ha lasciato bellissime canzoni in dialetto veneto, come 'Grassie Gondoliere' e 'Ti voglio bene, Venezia'.
Aveva un grande amore per i dialetti veneti, per la sua terra, con le sue tradizioni, fatte anche di ciacole in libertà, che si rifacevavano alla tradizione veneziana goldoniana delle calli, delle botteghe del caffè.

Agrimi nel 1977 aveva fondato, con Michele Franzolin, Radio Abano, una delle primissime emittenti della provincia di Padova. L'idea gli era venuta lavorando per Radio Capodistria e per Telecapodistria negli anni in cui queste emittenti erano le uniche alternative al monopolio di Stato.
La passione per la Tv lo portò ad essere fra i fondatori di Rtr con Giorgio Pinton, prima di passare ad Atr di Rovigo con Romi Osti, emittente per la quale condusse 'A briglia sciolta'.

Bruno Agrimi ha fatto la storia dell'emittenza radiotelevisiva veneta. Così lo ricorda Giorgia Bassi Bassanello, sua grandissima amica e collaboratrice:

“Uomo dal cuore d'oro che copriva con una facciata da orso, riusciva a mandare a quel paese, con disinvoltura, critici e politici. Lavorare con lui, grande maestro della comunicazione, è stato a volte difficile, ma sempre gratificante. Creativo, semplice, onesto, appassionato del suo lavoro, nell'ultimo periodo, nonostante la malattia lo rendesse più debole, mi raccontava quello che aveva progettato per le nostre trasmissioni e voleva essere informato sullo sviluppo dei premi che aveva creato e sui premiati da coinvolgere... Era amico di una quantità incredibile di personaggi...
Questo lo sapevo, ma nelle ultime ore ne ho avuto la prova certa! Condividevamo lo stesso obiettivo: “fare solo ciò che ci rende felici”, e questa è stata la sua filosofia di vita. L'ho potuto verificare in tutti i quarantatre anni della nostra profonda amicizia”.

Buno Agrimi amava vivere “a briglia sciolta”, come il titolo della sua popolare trasmissione. I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 30 ottobre, nella Chiesa del Sacro Cuore ad Abano Terme.
Alla famiglia e ai colleghi le condoglianze di tutti noi di Millecanali.

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