È morto Enzo De Mitri

È stato uno dei primi critici televisivi italiani, in particolare per ‘La Notte’ e un po’ anche “l’inventore” di Gianfranco Funari.

De Mitri aveva iniziato a collaborare a 'La Voce del Sud', poi era approdato a Milano negli anni '60 lavorando al 'Corriere Lombardo' e a 'La Notte', fu lui, con Nino Nutrizio, ad inventare i famosi "pallini" per il gradimento dei programmi televisivi. Fu uno dei primi ad occuparsi del fenomeno delle Radio e delle Tv locali quando queste erano ancora considerate clandestine, fu lui a suggerire alle sorelle Cauvigny, direttrici di Telemontecarlo, Gianfranco Funari come conduttore televisivo. Un maestro, un amico, una persona perbene, alla quale sono molto grato.

De Mitri era nato a Galatone, in provincia di Lecce nel 1936, dopo gli studi liceali e dopo avere viaggiato in Europa, iniziò a collaborare con il giornale locale 'La voce del Sud', presentandosi all'allora redattore capo e proponendo in venticinque puntate 'Le avventure di un giovane autostoppista', diario del suo viaggio in Europa. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza di Bari, conosce Pinuccio Tatarella che lo fece lavorare come giornalista, ma anche come strillone, a 'Puglia d'oggi', contemporaneamente Enzo lavora per 'Mercoledì sport', testata per la quale si occupa delle partite delle squadre di calcio della serie C.

All'inizio degli anni '60 il giovane De Mitri approda a Milano ed inizia a collaborare con la rivista 'Milan-Inter' diretta da Amos Zaccara, testata che poi si diventerà supplemento bisettimanale de 'Il Corriere Lombardo', quotidiano milanese del pomeriggio edito da Pesenti e diretto da Egidio Sterpa. E proprio al 'Corriere Lombardo' De Mitri si fa le ossa come cronista.
Nel 1966, quando Pesenti prende la decisione di chiudere 'Il Corriere Lombardo', De Mitri passa al "concorrente" 'La Notte'diretta dal mitico Nino Nutrizio.

De Mitri per 'La Notte' si inventa la critica televisiva. Con l'onestà intellettuale che lo contraddistingueva nel corso di un'intervista radiofonica che gli feci, Enzo però precisò: "Prima di me c'erano stati personaggi come Mino Doletti, Giovanni Cesareo, Ugo Buzzolan, Sergio Saviane e Achille Campanile, io la feci per primo su un giornale del pomeriggio e con taglio popolare".

Tutte le persone che oggi hanno superato gli "anta" a Milano ricordano i pallini che Nutrizio aveva ideato per i film e De Mitri per la Tv. Enzo fu anche molto attento al fenomeno delle Radio locali che a Milano nascevano come i funghi. E fu proprio grazie ad una di queste emittenti, Radio Ambrosiana, che io, studente delle scuole medie, ebbi l'onore di conoscere il grande De Mitri.

Ambrosiana allora puntava molto su Gianfranco Funari, all'epoca noto cabarettista del Derby Club con qualche comparsata in Tv, ma non ancora anchorman. Enzo scrisse su 'La Notte' un articolo nel quale tesseva le lodi dell'emittente e dello stesso Funari.
De Mitri aveva da poco intervistato Josette Cauvigny, direttrice di Telemontecarlo, che aveva preso la decisione di rinnovare il palinsesto (già allora molto innovativo). L'intervista si concluse con un invito alla signora Cauvigny a fare alcune trasmissioni che rispettassero l'articolo 21 della Costituzione italiana: la Rai infatti era allora ingessata e politicizzata (allora...) e i cittadini non avrebbero potuto esprimersi; questa libertà per De Mitri si sarebbe potuta trovare in Telemontecarlo. La Cauvigny propose allora allo stesso De Mitri la conduzione di un programma dal titolo 'Articolo 21' con intervento del pubblico, ma Enzo rifiutò, in quanto, a parer suo, scrivendo di Televisione su un giornale molto letto come 'La Notte' sarebbe stato poco elegante fare Tv. La Cauvigny, pensando che tutti gli altri giornalisti della carta stampata avrebbero rifiutato l'offerta, chiese a De Mitri di suggerirgli un conduttore, ed Enzo suggerì Funari.

Poi a 'La Notte' se ne andò il fondatore e direttore Nutrizio, al suo posto si avvicendarono altri direttori, Pesenti cedette a Rusconi e negli anni '80 De Mitri, pur continuando a curare la rubrica Televisti, venne ridimensionato e a metà degli anni '80 cessò la rubrica storica. Poco dopo De Mitri venne chiamato da Gigi Vesigna per scrivere su 'Sorrisi e Canzoni'; la rubrica Televisti approdò quindi sul settimanale più letto dagli italiani.
Nel 1988 alla direzione de 'La Notte' arrivò Cesare Lanza (altro grande ed inseparabile amico di Enzo) e De Mitri, che continuava a lavorare per 'Sorrisi', riprese a scrivere anche su 'La Notte'.

De Mitri in seguito venne chiamato da Gigi Moncalvo che, per conto di Umberto Bossi, gli chiese di occuparsi di critica televisiva per 'La Padania'. Accettò dopo averci pensato a lungo.

Negli ultimi anni Enzo aveva scoperto la rete, collaborando di nuovo con Cesare Lanza.
Nella primavera 2009 Enzo De Mitri ha fatto quella che credo sia stata la sua ultima uscita pubblica, in occasione della presentazione del mio libro 'Gianfranco Funari i' giornalaio più famoso d'Italia'. Dopo quella sera i nostri incontri si erano diradati ma non annullati.
Enzo aveva infatti lasciato Milano per vivere fra Lomazzo e Galatone, ma telefonicamente e via mail mi dava sempre preziosi suggerimenti nel coordinamento del sito www.storiaradiotv.it, inviandomi anche articoli e ricordi. Uno degli ultimi contatti e un ulteriore attestato di signorilità e di stima di Enzo nei miei confronti risale a due anni or sono. Contattato da Massimo Boldi per ripristinare alcune verità storiche che a Massimo stavano a cuore, De Mitri, già ammalato, suggerì a Boldi il mio nome quale "esempio di storico e giornalista onesto".

Massimo Emanuelli, Mauro Roffi e la redazione di Millecanali sono vicini alla moglie, al figlio Ivar, alla figlia, e a tutti coloro che anno conosciuto Enzo ed esprimono sentite condoglianze per la sua scomparsa.

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