Era direttore di Teleriviera e figlio del ‘patron’ Giuseppe. L’emittente stava ripartendo dopo la fase di black-out.
Stefano Annunziata, direttore di Teleriviera di Massa, 48 anni, è morto la sera di mercoledì 3 luglio all'ospedale di Siena, subito dopo una visita medica. La causa del decesso sarebbe da ricercare in una complicazione per un problema cardiaco da cui era affetto da alcuni anni. Nelle ultime settimane purtroppo le sue condizioni si erano aggravate: Stefano lamentava un malessere persistente, la sua salute non era buona. Lunedì 1 luglio il ricovero all'ospedale. Circa due anni fa Stefano aveva subito un delicato intervento proprio all'ospedale di Siena, dove gli era stato trapiantato il cuore.
Sembrava che fosse andato tutto bene e Stefano si era gettato nel lavoro per l'impresa di famiglia, in quella stessa emittente Teleriviera che il padre Giuseppe, pioniere della trasmissione televisiva italiana, aveva fondato nel 1977. La notizia ha subito fatto il giro della regione dove l'uomo era notissimo, sia per il suo impegno in Tv sia per svariate altre iniziative imprenditoriali in cui si era cimentato. Sulla sua bacheca di Facebook sono tantissimi i messaggi di cordoglio lasciati da vecchi e nuovi amici o compagni di lavoro.
Stefano Annunziata lascia a sua volta due figli: Elena di 16 anni e Leonardo, di sette anni. La notizia del decesso ha subito fatto il giro della città, dove l'uomo era notissimo, sia per il suo impegno in Tv, sia per le svariate altre iniziative imprenditoriali in cui si era cimentato.
Risale a pochi mesi fa la riapertura di Teleriviera, dopo la chiusura dello scorso anno, dovuta alla vertenza con la concittadina Antenna 3 per potere trasmettere sulla stessa frequenza, una vicenda assai intricata di cui abbiamo reso conto sulle nostre pagine cartacee e Web. Dopo alcune sentenze favorevoli Giuseppe Annunziata, aveva deciso di ripartire. Ora la tragedia familiare.
La redazione di Millecanali si associa al cordoglio della famiglia Annunziata e di tutti coloro che hanno conosciuto ed apprezzato Stefano.
