E se Rete 4 cambiasse proprietàO

Dopo le mille polemiche sul rinvio alle Camere della legge Gasparri, spunta una nuova ipotesi: la cessione di Rete 4 a Tronchetti Provera o addirittura a Murdoch. Ma è uno scenario credibileO

Il Decreto Legge salva-Rete 4 sarà appprovato dal Consiglio dei Ministri entro fine anno, forse anche prima di Natale. È questa l'unica cosa sicura nel caos generale che è seguito all'inatteso (per alcuni, non per noi di Millecanali, per la verità) rinvio alle Camere della legge Gasparri da parte del Presidente Ciampi.

Al momento, non è il caso di fare previsioni, in particolare su come sarà questo decreto e su quali norme conterrà (anche se la data di riferimento per la nuova proroga di Rete 4 dovrebbe essere quella del 30 aprile); proprio sulla base del suo contenuto, del resto, le forze politiche sceglieranno l'uno o l'alro atteggiamento e si potrà profilare per il decreto una navigazione parlamentare più o meno facile, in parallelo all'esame della "vecchia legge Gasparri" da modificare (o meno, naturalmente, almeno in teoria) secondo quanto scritto dal Presidente della Repubblica.

Finora comunque la preparazione del decreto è stata accompagnata da una serie di "allarmi" lanciati sulla possibile chiusura di Rete 4, che non potrebbe "sopportare" l'esilio sul satellite,

come pure vuole una legge in vigore da anni e una precisa sentenza della Corte Costituzionale (la 466 del 20 novembre 2002), per cui si sono subito fatte le cifre degli "esuberi" a Mediaset (cifre piuttosto "ballerine" da una valutazione all'altra, per la verità) e dei possibili danni alla società.

Parallelamente - e qui siamo però quasi al paradosso - si parlato di "salvataggio" mediante decreto di RaiTre, quasi che qualcuno volesse chiudere la rete del bravo Ruffini. È il caso di ricordare che la legge prevede solo - scenario delineato diversi anni fa, fra l'altro - che la terza rete diventi effettivamente un'emittente di servizio pubblico (motivo per cui si paga il canone) e pertanto rinunci alla pubblicità. Anche qui è stato fatto un forte allarmismo preventivo, alimentato da alcune dichiarazioni del direttore generale della Rai Cattaneo, subito "rimbeccato" dal presidente Lucia Annunziata.

Ma ecco che ad un tratto è spuntata un'altra ipotesi, quasi alternativa agli scenari di "difesa a oltranza" dello status quo finora delineati. Rete 4, cioè, potrebbe anche essere ceduta. Ma, ammesso che Berlusconi e Mediaset possano e vogliano farlo, chi potrebbe comprareO Ed ecco un ennesimo paradosso, perché la mancata entrata in vigore della Gasparri mantiene in vita (invece) i divieti di incrocio stampa-Tv, ragion per cui, per esempio, né Rcs nè Gruppo Espresso possono entrare ancor oggi nel mondo della Tv analogica; ma non sarebbe così - pensate un po' e sempre ragionando per ipotesi "estreme" - se Rete 4 diventasse davvero solo satellitare. Se qualcuno si "prendesse in carico" in tempo l'attuale Rete 4, in effetti, essa potrebbe, in teoria, restare sulle attuali frequenze terrestri, poiché se la proprietà cambiasse, non avrebbero più efficacia le norme antitrust sul divieto per un solo soggetto di possedere tre reti.

Ma, allora, chi potrebbe comprare Rete 4O Si è subito pensato a Marco Tronchetti Provera, che già controlla La7. Ma ecco l'ennesimo paradosso: Telecom Italia già controlla, oltre a La7, anche MTv e se aggiungesse Rete 4 arriverebbe a sua volta a tre reti, troppo, insomma, senza contare che la legge Gasparri aveva disposto un limite speciale del 10% del mercato (il famigerato SIC) proprio per Telecom, così forte nelle Tlc e presente anche in Sky con una non disprezzabile quota di minoranza. Insomma, come minimo Tronchetti dovrebbe, in questo scenario, cedere MTv.

In alternativa a Tronchetti chiO Si fanno i nomi di Tarak Ben Ammar, che ha appena acquisito Europa Tv e Prima Tv per operazioni ancora non del tutto chiare (si veda la nostra news di ieri), ma anche lui arriverebbe a quel punto in pochi mesi da zero a tre reti (ma una di queste doveva andare sul satellite...). E poi c'è sempre Murdoch, che probabilmente sarebbe assai felice di ampliare ancora l'impero in Italia, ma dopo che era stato obbligato a cedere appunto le due reti terrestri (e anche le sperimentazioni del digitale terrestre, iniziate tempo fa qua e là da Tele+) di Europa Tv e Prima Tv, come potrebbe rientrare in scena con una rete di prima grandezza come Rete 4O

Insomma, comunque la si giri, la questione è non solo spinosa ma enormemente complessa; la cessione - se fosse davvero nei programmi (ma ci permettiamo molti dubbi) - non sarebbe una passeggiata e comunque comporterebbe il superamento di mille incognite e difficoltà politiche. Per cui, Fede qualche speranza può nutrirla ancora...

Mauro Roffi

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