Ecco un utile riepilogo sul tema dei Tg e delle trasmissioni, specialmente delle Tv locali, nel periodo elettorale che è già cominciato. E ora il Ministero delle Comunicazioni potrebbe anche sparire…
Vediamo cosa ha scritto sul tema il periodico di Aeranti-Corallo 'TeleRadioFax':
«A seguito dello scioglimento del Parlamento operato dal Presidente della Repubblica, lo scorso 6 febbraio, è terminata la XV legislatura. Lo stesso 6 febbraio è stata fissata, con il DPR 6 febbraio 2008, n. 20 (pubblicato in G.U. n. 31 del 6 febbraio 2008, suppl. ordinario n. 31) la convocazione dei comizi elettorali per i giorni di domenica 13 aprile e lunedì 14 aprile p.v.
Con l'entrata in vigore di tale decreto scatta l'applicazione della normativa sulla par condicio, di cui alla legge 28/2000 e modifiche introdotte, per le emittenti radiofoniche e televisive locali, dalla legge 313/2003 e al codice di autoregolamentazione di cui al DM 8 aprile 2004.
In particolare, per le emittenti locali, la disciplina specificamente affidata al codice è quella relativa ai programmi di comunicazione politica, ai programmi di informazione, ai messaggi politici autogestiti. La materia sarà inoltre disciplinata dal Regolamento che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni emanerà nei prossimi giorni, come per tutte le consultazioni elettorali.
La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi emanerà inoltre le norme per la concessionaria pubblica.
Ricordiamo infine che, dalla data di convocazione dei comizi elettorali (e dunque dallo scorso 6 febbraio) e fino alla chiusura delle operazioni di voto, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione a eccezione di quella effettuata in forma impersonale e indispensabile per l'efficace svolgimento delle proprie funzioni.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento porteranno da subito una importante novità per il nostro settore: infatti, a partire dalla prossima legislatura - e salvo mutamenti normativi - il Ministero delle comunicazioni verrà accorpato al Ministero delle sviluppo economico, di cui diventerà un dipartimento. La norma che stabilisce la riduzione dei ministeri, contenuta nella c.d. "legge Bassanini" (Dlgs 300/1999), era stata soppressa nel 2001, con il Dl 217/2001 che aveva ripristinato il Ministero delle comunicazioni. La norma in questione è stata tuttavia ripristinata dall'art. 1, comma 376 della Legge Finanziaria 2008 (legge n. 244/2007 del 28 dicembre 2007)».