Da quasi un mese a Milano è operativo il nuovo spazio di coworking inEdi, un polo di lavoro e condivisione ideato da Effetti Digitali Italiani, la società specializzata in effetti visivi, fondata nel 2001 da Pasquale Croce e Francesco Grisi
Si trova nel cuore di Milano (in via Bertini, a pochi passi dal Corso Sempione, in quella zona che è definita la Chinatown meneghina) il nuovo spazio di lavoro e condivisione pensato da Edi Effetti Digitali Italiani per professionisti e artisti del settore degli effetti visivi - post-produzione, video e computer grafica, cinema e pubblicità. La società milanese, nata nel 2001, conta oggi un organico di circa 45 persone tra producer, tecnici, creativi e personale di gestione dell'azienda. "Siamo presenti sul mercato da diversi anni, operando per il 75/80% per il mercato pubblicitario e per la percentuale rimanente per il cinema, lavorando in squadra, con tante figure diverse, in un ambiente moderno e innovativo", spiega Grisi. Dinamismo e flessibilità sono tratti essenziali per Edi, proprio perché pubblicità e cinema sono mondi profondamente diversi: "Se nel cinema mediamente un progetto di post-produzione dura circa quattro mesi, nella pubblicità i tempi sono estremamente compressi: normalmente il tempo di lavorazione per uno spot non supera il mese".
Che si tratti di cinema o di spot, ad ogni modo, usando le tecnologie più avanzate per la post - produzione, Edi è costantemente impegnata a rispondere alle esigenze della clientela. "Oggi più che mai, anche nel nostro settore le richieste più pressanti riguardano l'efficienza del workflow e il contenimento dei costi", ammette Grisi, mentre dal punto di vista della creatività i punti di domanda sono di altra natura: "In Italia abbiamo bisogno di idee e progetti nuovi; al momento non c'è molto, anche se con 'Lo chiamavano Jeeg Robot', girato nel 2015 e considerato uno dei film italiani migliori del 2016, abbiamo avuto uno slancio positivo in questo senso". C'è però l'estero a dare linfa all'attività di Edi: "Per il cinema il nostro sbocco sono senza dubbio gli Stati Uniti, mentre in Europa seguiamo progetti in Austria e in Spagna e altri lavori interessanti ci portano poi in Medio Oriente".
A testimonianza del suo profilo internazionale, Edi ha invitato a Milano, nel giorno di inaugurazione del nuovo spazio, Jim Rygiel, visual effects supervisor per tre volte Premio Oscar per gli effetti visivi de “Il Signore degli Anelli”. Lo stesso giorno, alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, Rygiel ha tenuto un seminario rivolto agli studenti dell'istituto diretto da Laura Zagordi, nel quale ha ripercorso la sua carriera, iniziata quando ancora l'informatica era agli albori e le interfacce grafiche erano ancora lontane dal rivoluzionare le nostre vite: "Si lavorava esclusivamente con i codici informatici senza vedere nell'immediato il risultato del proprio lavoro: le macchine avevano bisogno di tempo per elaborare i dati e occorrevano mediamente due-tre giorni prima di vedere a video l'effetto creato", ha detto Rygiel, ricordando alla platea di giovani aspiranti professionisti della produzione cinematografica che la potenza degli strumenti tecnologici odierni non ha valore senza un apporto creativo proprio.
Creativa, quindi, è l'atmosfera dell'area inaugurata lo scorso 16 febbraio da Edi. In oltre 900 mq sono disponibili più di cinquanta postazioni di lavoro - fisse, mobili, chiuse, aperte o workstation - utilizzabili da free lance, che possono così avere accesso all’infrastruttura tecnologica di Edi, dalla render farm interna allo spazio disco da condividere con il proprio team. "inEdi è uno spazio di coworking creativo", dice Francesco Grisi, "con il quale offriamo un servizio ai professionisti e abbiamo al contempo la possibilità di coinvolgerli, nel caso, nei nostri progetti". Lo spazio include anche più aree comuni, bar e ristorante, punto d’incontro di persone e professioni che condividono la stessa innovativa idea di lavoro. Del resto, conclude Grisi: "Da noi i lavori di gruppo sono sempre i benvenuti, perché dalla sinergia con altri professionisti nascono nuove idee e innovazioni".