Estate: tempo di news radiofoniche

Chi ha detto l'estate è sinonimo di vacanze? Quella ancora in corso (per poco) sta portando diverse novità nell'etere italiano. Partiamo da quella più eclatante.

Riguarda un gruppo di cui ci siamo occupati più volte: quello di RTL 102.5. Prima del periodo estivo, avevamo intervistato l'editore Lorenzo Suraci che ci aveva anticipato l'intenzione di lanciare il primo polo di radio tematiche all-digital (diffuse quindi solo via web e via DAB+). Tra queste, anche quella che in origine si chiamava RTL Italian Style e che poi è stata ribattezzata molto più semplicemente RTL L'Italiana.

Il format è molto simile a quello di RTL 102.5 (notiziari a inizio ora, conduttori dello stesso network, Millennium Hit ecc...), ma contraddistinto (come facilmente intuibile) da sola musica italiana. Un prodotto che in molti avrebbero visto bene sulle frequenze di R 101, se fosse andata in porto l'acquisizione della Radio a fine giugno.

Il fallimento dell'operazione, tuttavia, non ha demotivato Suraci che - dalla seconda metà di agosto - ha cominciato a collegare in FM proprio questa emittente, utilizzando in primis "doppioni" (quindi frequenze ridonanti) di RTL 102.5, senza tuttavia rinunciare a qualche nuova acquisizione. La prima regione "test" è stata la Puglia, a cui è seguita a ruota la Sicilia(qui sono state acquisite alcune frequenze di Radio SIS del gruppo Ciancio, come noto in difficoltà).

E al Nord? Ci ha pensato il Veneto, ovvero un'area dove RTL 102.5 gode di una discreta ridondanza, dopo aver acquisito, soltanto pochi mesi fa, l'intera rete della friulana Radio Metrò. Al momento non è ancora chiaro come proseguirà l'espansione della Radio.

Di certo, una sola concessione locale non è sufficiente per garantire una copertura nazionale. E la stessa RTL 102.5 non può rinunciare a troppe frequenze, onde evitare una ripercussione negativa sugli ascolti.

 

Il nuovo progetto crea una vera e propria concorrenza alla vicina di sede Radio Italia Solo Musica Italiana. L'altra realtà radiofonica con sede a Cologno Monzese, infatti, sta godendo di un periodo particolarmente roseo negli ascolti, probabilmente avvantaggiati anche dal dietrofront che negli ultimi anni ha caratterizzato emittenti quali Lattemiele e Radio Cuore (i cui contenuti sono molto simili), oggi rilegate ad una copertura in FM più marginale. Proprio Radio Italia, tuttavia, ha subito un contraccolpo nel Lazio, dove nel mese di agosto ha perso buona parte delle proprie frequenze. Il caso è curioso: a inizio mese, la Radio dell'editore Mario Volanti ha rilevato a Roma un nuovo canale. Si tratta dei 97.5, storicamente di Radio Meridiano 12 che ha chiuso i battenti. La frequenza è stata affiancata agli storici 104.2, i quali tuttavia sono stati rigirati pochi giorni dopo a Rete Sport, emittente di Franco Nicolanti che aveva sempre seguito la rete laziale del network di musica italiana.

La realtà di stampo calcistico si è così ritrovata con un secondo potente canale, oltre all'abituale 105.6. Nell'arco di pochi giorni, Rete Sport ha sostituito Radio Italia anche nel resto della regione, privando quindi quest'ultima di copertura fuori Roma. Le sorprese, tuttavia, non sono finite qua, in quanto gli storici 105.6 di Rete Sport sono stati rigirati poi a Radio Italia (con la quale quindi non vi è altro che stato che uno scambio - parziale - di frequenze). Il tutto nella totale indifferenza del sito www.radioitalia.it che riporta tuttora la storica rete di impianti (ad eccezione dei 97.5 capitolini che invece sono stati ampiamente promossi). Per una delle realtà nazionali più ascoltate si tratta di un vuoto da colmare quanto prima e su cui vi terremo aggiornati.

 

Novità nella FM stanno riguardando anche l'ambito locale, in particolare a Bologna, dove due gruppi di spicco quali quello di Radio Nettuno (che dispone anche di Nettuno Tv)che faceva capo alla Curia locale e di Radio International hanno deciso di unirsi per creare un nuovo polo felsineo. Dalla fine di agosto, la seconda rete news&sport di International (chiamata Radio International Bologna) si è fusa proprio con Nettuno, trasformando quest'ultima in una talk-radio con nomi di spicco del giornalismo locale e lasciando l'esclusiva della musica a Radio International.

Le due emittenti, dai contenuti quindi completamente diversi, hanno rimescolato le carte anche in ambito di frequenze. A Nettuno sono andati tutti gli impianti locali della provincia di Bologna (sull'Appennino, International disponeva di diverse frequenze in zone non raggiunte da Nettuno). La realtà della curia felsinea, invece, disponeva da sempre di impianti in quasi tutta la regione, scarsamente sfruttati dal punto di vista pubblicitario. E così, la rinuncia dell'Appennino di International è stata compensata da nuove province collegate in Emilia-Romagna che le consentono la copertura dalla periferia di Parma fino alle porte delle Marche.

Unendo le forze, il gruppo International-Nettuno punta così a diventare un vero e proprio riferimento dell'etere bolognese ed emiliano-romagnolo, grazie ad un target completamente diversificato che permette di rivolgersi ad un pubblico ampio, sia per gusti sia per età.

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