Eugenio Scalfari su RaiSat Extra

Più che comparire in Tv preferisce parlare ai lettori dalle pagine del “suo” quotidiano. Ma grazie alla sua capacità d’analisi Eugenio Scalfari saprà forse conquistare il pubblico anche dal piccolo schermo, visto che terrà una rubrica su RaiSat Extra.

È difficile vedere Eugenio Scalfari in Tv: per questo il suo nuovo programma, in onda su RaiSat Extra il giovedì alle 20.25 (replicato alle 23.50), ha dell'eccezionale. Non solo perché Scalfari è una delle firme più importanti (e per alcuni anche 'scomoda') del giornalismo italiano, ma anche perché il fondatore di 'Repubblica' in "La scalfittura" andrà ad analizzare e commentare temi d'attualità con la sua chiarezza e le sue ottime doti di analista.

"La Scalfittura - I fatti e i si dice della settimana" è una striscia di 20 minuti che costituirà un commento ai principali fatti nazionali e internazionali, con interlocutore in studio, fino al mese di aprile, l'editorialista del 'Corriere della Sera' Paolo Franchi.

L'impostazione ricorda la striscia serale di Montanelli su TeleMontecarlo a commento dei 'fatti del giorno', anche se i due "fuoriclasse" del giornalismo italiano sono ognuno un caso a sé. Montanelli, infatti, pur non comparendo molto spesso in Tv sembrava avere una buona dimestichezza con il mezzo, mentre Scalfari è sempre stato abbastanza restio a comparire sul piccolo schermo (non si può dimenticare quando anni fa, ospitato in un programma di Santoro, evitò di polemizzare con un irato Berlusconi collegato telefonicamente, suscitando magari un po' di sorpresa nei suoi fans, che si aspettavano una forte reazione polemica).

Questa non è comunque l'unica collaborazione tra Scalfari e il canale satellitare della Rai. Nello scorso settembre Eugenio Scalfari è stato protagonista anche di una conversazione-intervista con Paolo Mieli suddivisa in quattro puntate di cinquanta minuti ciascuna, in cui l'ex direttore di 'Repubblica' parlava della sua esperienza di vita e di quella professionale, sullo sfondo di un'Italia segnata dallo scandalo Sifar e poi dalla nascita di 'Repubblica'.

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