È stato un testa a testa tra il blocco dei Paesi nordici e quello dell’ex-Urss, risoltosi alla fine a favore della Danimarca. Marco Mengoni porta a casa un buon settimo posto.
Ed Eurofestival sia. A pochi giorni dalla chiusura dell'edizione 2013 dell'Eurofestival, e mentre già si pensa alla prossima edizione, si traccia un bilancio dell'evento appena chiuso.
Senza dubbio alla finale sono passate le canzoni migliori, che hanno visto prevalere l'inglese e i ritmi pop-dance. Ma al di là delle scenografie, grandiose e molto d'effetto, e delle canzoni, il momento più atteso e divertente, anche grazie ai commenti e a qualche gaffe di Ardemagni-Solibello-Lusenti (che, per esempio, si erano 'invaghiti' della 'voce bianca' romena, in generale poco apprezzata), è stato quello delle votazioni e ha registrato infatti anche i maggiori ascolti.
A votare sono stati 39 Paesi, di cui solo 26 giunti in finale. A parte qualche voto “non allineato”, anche in questa edizione è apparso evidente come i singoli Paesi tendano a votare per blocchi. In questo caso fino all'ultimo c'è stato un testa a testa tra il blocco del Nord -Europa contro quello dei Paesi dell'ex Urss, anche se il primo ha permesso alla Danimarca di vincere e mantenere una certa distanza sull'Ucraina, la più votata dai Paesi dell'ex Unione Sovietica. Si è pure rischiato una nuova vittoria (che è apparsa subito però poco 'proponibile' dell'Azerbaijan).
La canzone 'L'Essenziale' di Marco Mengoni ha ottenuto i punteggi più alti (da 5 a 12) da Austria, Albania, Spagna, Belgio, Malta, Francia, Grecia, Montenegro, Slovenia, Svizzera e Croazia, permettendo al nostro rappresentante di classificarsi settimo. I voti sono arrivati soprattutto dai Paesi del Mediterraneo, anche se non si può proprio parlare di 'blocco mediterraneo' da contrapporre agli altri due (e di fatto Paesi come la Francia o la stessa Italia hanno votato per Paesi nordici). Le votazioni, dicevamo, sono state condite da divertenti commenti di Ardemagni-Solibello-Lusenti, come la definizione di “Cristicchi dell'Ucraina” per il 'corrispondente' ucraino o la gaffe nel confondere il sesso di un rappresentante svedese.
Se a livello generale l'Eurofestival ha fatto 122 milioni di spettatori, in Italia rimane un evento abbastanza poco seguito (circa 1 milione 900mila spettatori per RaiDue, con il 9,17% di share).
Ma ora si pensa già al 2014. La città dove si terrà l'Eurofestival, con la vittoria della Danimarca, sarà Copenhagen o Herning. Pernille Gaardbo sarà invece la responsabile di progetto dell'Eurovision Song Contest 2014, che dovrebbe tenersi il 13, 15 e 17 maggio. Gaardbo è stata a capo, negli ultimi 12 anni, dei Media Service della DR, il più grande reparto di produzione della Tv danese, con più di 220 dipendenti.