Euronews ha cambiato sede

Dopo quasi 23 trascorsi nei 4.000 mq. della storica sede di Ecully, comune francese della Métropole de Lyon nella regione Rodano-Alpi, giovedì scorso, 15 ottobre, Euronews ha ufficialmente inaugurato il suo nuovo quartier generale a Lione città. Lanciato il 1° gennaio 1993 ad opera di 11 emittenti pubbliche europee (fra cui la Rai) associate all’EBU, il canale paneuropeo d’informazione a copertura globale ora ‘abita’ al civico 56 di Quai Rambaud, nel rinnovato quartiere di La Confluence. Dalle 19.00 a mezzanotte Michael Peters (CEO del canale) e Naguib Sawiris (il magnate egiziano da qualche mese nuovo azionista di maggioranza dell’emittente, grazie a un aumento di capitale da ben 35 milioni di euro sottoscritto attraverso la sua Global Media Network) hanno accolto i numerosissimi invitati al galà-evento (fra cui, naturalmente, i rappresentanti delle Televisioni pubbliche partner) durante il quale hanno anche presentato, in anteprima, la nuova brand identity che caratterizzerà il canale dal 2016 (imperniata su un nuovo logo, che rivisita parzialmente quello attuale, e un nuovo sito web).

Costata oltre 50 milioni di euro, e quasi tre anni di lavori, la nuova casa di Euronews conquista l’attenzione per la spettacolarità delle soluzioni archittettoniche adottate: all’esterno appare come un grande parallelepipedo, posizionato a ridosso del fiume Saona, avvolto da una rete metallica verde e attraversato da due enormi coni rovesciati che collegano il tetto con la facciata anteriore. Il palazzo, progettato dalla prestigiosa agenzia d’architettura Jakob+MacFarlane di Parigi, offre, al proprio interno, una superficie complessiva di oltre 10.000 mq., distribuiti su sei piani, per garantire ai quasi 800 dipendenti (gli “euronewsiani”, come amano definirsi loro stessi, fra cui circa 400 giornalisti provenienti da 30 Paesi diversi) il massimo comfort operativo. Ogni piano è caratterizzato da una precisa destinazione d’uso: il primo ospita l’area tecnica principale, vero centro operativo di tutta la rete, con l’enorme newsroom, la grande sala regia, lo studio di posa (equipaggiato con camere remotate), varie salette di post e numerosissime salette insonorizzate dedicate agli speakeraggi multilingue (Euronews attualmente trasmette con ben 13 canali audio diversi, selezionabili dal menù del ricevitore, con, in più, la possibilità di ascoltare la traccia originale senza alcun commento). Al secondo piano convivono i desk dei “Business” e “Analysis” team assieme alla redazione sportiva; il terzo piano è interamente occupato dal reparto tecnico; al quarto si trovano gli uffici del personale e le redazioni dei vari magazines; al quinto lavorano i video-archivisti ed i producers che si occupano delle varie trasmissioni mentre il sesto accoglie gli uffici del management. Come ha spiegato Peters il trasloco nella nuova location, a cui si stava lavorando ormai da una decina d’anni, è stato reso possibile  dalla partnership con Voies Navigables de France (società che gestisce il servizio pubblico di navigazione dei corsi d’acqua) e con Caisse des Depots. Nel corso della serata Peters ha anche annunciato l’imminente lancio di un canale-gemello bilingua (in inglese e francese) interamente dedicato al continente africano il cui nome sarà, ça va sans dire, Africanews. Euronews non è l’unico media presente a La Confluence: assecondando il comune di Lione, che vorrebbe trasformare il quartiere in una sorta di cittadella dell’informazione, vi hanno trovato sede il quotidiano regionale “Le Progres”, le redazioni locali di Radio (RCF e RTL) e Tv (M6) e il gruppo GL Events, specializzato in eventi.

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