La7, l’ex TMC, come poco tempo fa avevamo ipotizzato, si propone oggi, dopo le elezioni vinte da Berlusconi, inevitabilmente come la vera “rete televisiva d’opposizione”.
Subito dopo l'annuncio dell'esito elettorale è così arrivato quello che anche Fabio Fazio entra a far parte della squadra di Giovalli, per 12 miliardi (o almeno così pare), con un contratto di tre anni e, forse, con una piccola quota (lo 0,5% O) dell'emittente.
Le motivazioni dell'addio alla RaiO Anche se Fazio continua a affermare che sente la Tv di stato ancora come "sua", va messo nel conto il progetto di poter realizzare un programma in seconda serata sull'ex TeleMontecarlo con tutta la libertà e la tranquillità necessarie.
Presumibilmente si tratterà di un talk-show, quel talk-show che in Rai era molto più complicato realizzare.
Ma chi salirà, oltre a Fazio, sulla corazzata Seat-TelecomO Il primo a decidere di dirigersi verso "casa Giovalli" è stato Gad Lerner (recentemente ospite dello "Speciale elettorale" del Tg5 accanto a Mentana); sulla banchina del porto, in attesa di "contrattare il biglietto", potremmo invece intravvedere Mentana (ma molti lo danno già per deciso a rimanere a Mediaset, previa congrua controfferta economica) e, al seguito, potrebbero arrivare anche la Dandini, i Guzzanti e qualche altro "nano"; anche Santoro potrebbe essere interessato a trovare ospitalità alla 7, per non parlare dei possibili 'trombati" Rai Freccero, Biagi e Luttazzi.
Il quesito che si pone poi sullo sfondo è comunque un altro: che fine faranno RaiUno e RaiDueO Berlusconi vorrà privatizzarle (aprendo le porte magari a Cesare Romiti) o preferirà assumere un atteggiamento più "politically correct", lasciando tutto al suo postoO
La situazione appare polverosa, l'unico elemento certo è che a giovare degli sviluppi elettorali è stata sicuramente TMC - La7 che si ritrova, d'un tratto, un folto nugolo di talenti pronti alla dipartita dalle attuali reti.
Ma a casa Giovalli-Mauri ci sarà posto per tuttiO